Trieste, biglietto unico per Kounellis e Buic
La cultura a Trieste stacca un biglietto unico per le mostre d’autunno (Jannis Kounellis e Jagoda Buic) e riapre la partita sul destino dell’ex Pescheria di Trieste. “Trame” su trame dopo l’esperimento estivo dell’Immaginario estivo al Salone degli Incanti. A riaprire i giochi è l’assessore alla Cultura Franco Miracco che ieri ha incassato la delibera sulle tariffe di ingresso alle due mostre. «Non credo sia successo spesso a Trieste, sicuramente non in tempi recenti, di far dialogare gli eventi culturali» spiega l’assessore. Detto fatto. Le due mostre autunnali, quella di Jannis Kounellis (dal 7 settembre al 6 gennaio 2014 al Salone degli Incanti) e quella di Jagoda Buic (dal 12 ottobre al 6 gennaio al Museo Revoltella) avranno un biglietto unico da 10 euro (7 euro il ridotto). Viene promossa così - la visita congiunta all’installazione dell’artista greco e alla retrospettiva dell’artista croata. Nel caso di visite a una singola mostra è stato stabilito un biglietto da 6 euro (4 euro il ridotto) per “Kounellis Trieste” e di 7 euro (5 il ridotto) per la personale della Buic (pari alla tariffa di ingresso del Museo Revoltella). L’età per per l’ingresso gratuito, inoltre, è stata alzata dai 6 ai 14 anni.
Tra le novità degli ingressi a tariffa ridotta c’è la convenzione con il Touring Club Italiano che vanta oltre 300mila soci. I due eventi triestini, inoltre saranno inseriti, sul sito del Touring oltre che pubblicizzati sulla rivista del club. «Sulle convenzioni con le associazioni serve un approfondimento sui risultati che producono» aggiunge l’assessore che poi, coglie l’occasione, per riaprire il dibattito sugli spazi culturali cittadini. «Bisogna valutare quello che avvenuto nella Pescheria con le “Trame” dell’Immaginario scientifico durante l’estate e quello che accadrà adesso con l’installazione di Kounellis. Ovvero la sperimentazione del museo della scienza, avvenuta nelle sere d’estate, e l’utilizzo tradizionale del Salone degli Incanti, come spazio espositivo, che con Kounellis avrà la sua massima espressione».
E quindi? «Il percorso dell’estate che va a chiudersi può consentire un dibattito sul futuro dell’ex Pescheria» annuncia Miracco. Come dire che i giochi non sono chiusi e il museo della scienza è per ora l’ipotesi più probabile visto che si tratta di un’idea del sindaco. «Io resto dell’opinione - precisa l’assessore suggestionato dalla vista del suo ufficio di palazzo Gopcevich - che la soluzione di questa città sul piano museale, e quindi anche in parte espositivo, si risolvono con il recupero del Carciotti». Che purtroppo non è all’ordine del giorno. E nel frattempo? «Bisogna prendere una decisione sulla Pescheria che è essenzialmente politica. Abbiamo questi mesi davanti con Kounellis e poi bisogna decidere. Le energie per fare un museo della scienza ci sono. È anche vero che la città ha bisogno di strutture espositive permanenti proprio lungo le Rive». Il dibattito, insomma, è aperto. «Se lì si vuole fare un museo della scienza bisogna farlo alla grande. Non basta quello che ha fatto vedere quest’estate Fabio Carniello con l’Immaginario scientifico». Una sperimentazione riuscita. L’importante è scegliere una volta per tutte. «In Pescheria si può anche proseguire con le mostre - aggiunge l’assessore -. È un’altra scelta».
Ma come fare allora? «Su questa scelta va consultata la città. Alla faccia di Nanni Moretti (“Il dibattito no!”, ndr) questa volta il dibattito ci vuole. Alla fine di Kounellis e dopo aver visto quest’estate un frammento di possibile museo della scienza (Trame, ndr) ci sono gli elementi per discutere e per scegliere». Arte o scienza? Il dibattito è di nuovo aperto.
LE FOTO DELLA MOSTRA
DI KOUNELLIS
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