Trieste, bastoncino nel naso e dopo 20 minuti arriva l’esito dei test rapidi a scuola
I primi cinquemila kit in dotazione destinati agli istituti della regione. La dimostrazione al liceo Dante di Trieste

Oggi, venerdì 9 ottobre, la dimostrazione del test rapido fatta in anteprima al liceo Dante di Trieste sarà replicata, alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, sia a Udine che a Pordenone. Primo atto nel capoluogo friulano, alle 11, al liceo artistico Giovanni Sello, in piazza Primo maggio 12, il secondo nella Destra Tagliamento, alle 12.30, nell'auditorium del liceo Leopardi-Majorana, in piazzale Maestri del Lavoro 2.
Coronavirus, sperimentato il test rapido al liceo Dante di Trieste
TRIESTE Meno di 20 minuti e l’esame rivela se il soggetto che l’ha appena sostenuto è affetto da Covid-19. I test antigenici rapidi fanno ingresso in Friuli Venezia Giulia. Sono cinquemila quelli attualmente nella disponibilità della nostra regione: sono destinati prioritariamente al sistema scolastico, allo scopo di contribuire a semplificare e ad accelerare notevolmente il percorso necessario a testare con rapidità una classe, un gruppo di studenti, di insegnanti e di altri operatori scolastici quando qualcuno che frequenta un determinato istituto viene trovato appunto positivo al coronavirus.
Una dimostrazione pratica di come si svolge il test rapido antigenico è stata proposta ieri, giovedì 8 ottobre, al liceo Dante di Trieste. A sottoporsi all’esame sono state Martina, studentessa dell’ultimo anno, e un’insegnante.
L’operatrice sanitaria ha infilato per pochi secondi un bastoncino nella narice, l’ha poi inserito in un dispositivo insieme al liquido reagente favorendo il passaggio su una striscia dove sono presenti degli anticorpi che si legano al materiale virale. Se la colorazione della striscia cambia, significa che gli anticorpi si sono attivati e che quindi la persona è positiva.

La dimostrazione di test rapido al liceo Dante (Foto Lasorte)
Mentre con il test molecolare (il classico tampone) si evidenzia l’acido nucleico (Rna), con questo test rapido si individua solo “una parte” del virus, la proteina virale, ovvero l’antigene. Un procedimento che richiede pochi minuti, e che ieri in circa un quarto d’ora ha consentito di escludere la positività della liceale e della docente.
«Questo strumento darà risposte veloci al sistema scuola, riducendo così gli isolamenti precauzionali e di conseguenza i disagi per le famiglie, e visto che è possibile per un operatore sanitario eseguirlo anche in loco, consentirà di non sovraccaricare i laboratori del sistema sanitario», ha spiegato a margine del test dimostrativo il governatore Massimiliano Fedriga affiancato dal vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi e dall’assessore all’Istruzione Alessia Rosolen. Ricordando che l’approvvigionamento dei dispostivi per questo test rapido è commissariale, Fedriga ha indicato che, «oltre ai cinquemila test dei quali ora già disponiamo, abbiamo chiesto al Commissariamento nazionale una fornitura ulteriore e siamo in gara assieme alla Regione Veneto per una aggiuntiva».

Oggi, venerdì 9 ottobre, la dimostrazione del test rapido fatta in anteprima al liceo Dante di Trieste sarà replicata, alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, sia a Udine che a Pordenone. Primo atto nel capoluogo friulano, alle 11, al liceo artistico Giovanni Sello, in piazza Primo maggio 12, il secondo nella Destra Tagliamento, alle 12.30, nell'auditorium del liceo Leopardi-Majorana, in piazzale Maestri del Lavoro 2.
Questa nuova soluzione è già stata utilizzata con successo nei giorni scorsi per testare i bambini e il personale venuto a contatto con un piccolo alunno di una scuola materna di Trieste. L’assessore Rosolen ha espresso in proposito «piena soddisfazione per la scelta di destinare proprio al sistema scolastico tutti i kit a disposizione. Una decisione – ha sottolineato – che conferma l’attenzione posta al sistema dell’istruzione, che rimane inevitabilmente prioritario nell’agenda politica dalla giunta».
Il nuovo sistema diagnostico garantisce un buon grado di attendibilità: comunque, «in caso di positività si procederà – come ha spiegato Riccardi – anche all’effettuazione di un tampone tradizionale. Per conoscere l’esito dello screening non servono più ore o giorni – ha evidenziato il vicegovernatore – e questo consente un grande alleggerimento delle attività a carico del sistema sanitario e minore pressione sulle famiglie». Tracciando un rapido bilancio dei tamponi eseguiti dal primo settembre al 6 ottobre in regione, Riccardi ha indicato come siano stati sottoposti all’esame 10.626 under 18 per 166 casi positivi, pari all’1,6%. Nello specifico, nella fascia 0-10 i positivi sono stati l’1%, prendendo in considerazione la fascia d’età tra 11 e 18 anni, la percentuale sale al 2,8%.—
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