Trieste, avvocato versa 15mila euro ma poi si accorge della truffa
Sessantenne contattato da un falso consulente bancario: «Soldi da spostare». Il legale è riuscito a revocare la transazione. È il quarto episodio in pochi giorni
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Versa 15mila euro su un altro conto provvisorio, convinto che a chiederglielo sia proprio la sua banca. Ma a bonifici già effettuati, si accorge che è stato ingannato e riesce a rimediare in corner. Vittima della tentata truffa – il quarto episodio in pochi giorni per un totale di 175mila euro sottratti – è un avvocato sessantenne. Il professionista, vicentino di origine ma residente a Trieste, è riuscito a bloccare la transazione prima che il denaro finisse nelle tasche del truffatore. Il malcapitato aveva ricevuto prima un sms da un’utenza telefonica che si spacciava per il suo istituto di credito e poi una telefonata di un sedicente consulente bancario.
Trasferimento del denaro
Chi stava dietro lo schermo gli ha fatto credere che ci fossero stati dei problemi per cui si rendeva necessario il trasferimento temporaneo del denaro su un altro conto. L’uomo ha eseguito una serie di bonifici all’Iban che gli era stato fornito, salvo poi insospettirsi sulle modalità dell’operazione. Le banche, infatti, usano canali diversi per contattare i clienti. A quel punto il 60enne è corso ai ripari. E, una volta risolta l’emergenza, ha denunciato il fatto ai carabinieri, con l’intento di smascherare il responsabile e di fermarlo prima che tenti di alleggerire i conti di altre persone.
Truffa del falso conto
La truffa del falso conto in banca è il raggiro che ultimamente va per la maggiore. E nessuno può considerarsi davvero immune. A cascarci, infatti, non sono soltanto gli anziani, come dimostra il caso dell’avvocato. A lui è andata bene perché si è reso conto del raggiro in tempo utile per fare marcia indietro. Ad altri triestini, invece, è andata decisamente peggio. C’è chi ha perso i risparmi di un’intera vita. È il caso dell’anziana raggirata a Valmaura per un totale di 60mila euro. La donna è stata circuita da ignoti malviventi che si sono spacciati per dirigenti della sua banca. Per vincere le sue difese, le hanno fatto credere che fossero state avviate indagini interne su alcuni dipendenti sospettati di aver eseguito operazioni anomale a danno di alcuni clienti, lei compresa. Per questo l’anziana è stata esortata a trasferire quanto prima il suo denaro su altri conti, con la raccomandazione di non farne parola con nessuno per non compromettere le indagini. E la promessa che in breve tempo l’intera somma le sarebbe stata restituita. Invece non ha più visto nemmeno un centesimo. Affranta e costernata, si è rivolta quindi alle forze dell’ordine, a un avvocato di fiducia e anche all’Adiconsum, nella speranza di tornare in possesso del maltolto.
Donna in trappola
Nella stessa trappola è finita pure una 69enne di Sistiana, che nei giorni scorsi ha versato ai truffatori qualcosa come 66 mila euro. Copione analogo anche ai danni di un 87enne triestino, che nei giorni scorsi si è recato in una banca di via Settefontane per fare un bonifico istantaneo dopo aver ricevuto un messaggio da un finto carabiniere. Sui vari episodi stanno indagando i militari dell’Arma. Nel frattempo le forze dell’ordine continuano a rafforzare la prevenzione, attraverso incontri con la cittadinanza e campagne informative. L’ultima, in ordine di tempo, è quella avviata nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato in collaborazione con la catena di supermercati Despar: nei punti vendita verranno distribuiti volantini con i consigli utili per difendersi dalle truffe.
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