Trieste: auto in divieto e inciviltà, strade invase dai rifiuti

Le macchine in sosta proprio davanti ai cassonetti sono la causa principale insieme al non corretto “conferimento” delle immondizie da parte di alcuni
Un esempio dell'invasione dei rifiuti a Trieste
Un esempio dell'invasione dei rifiuti a Trieste

TRIESTE Da una parte le auto in sosta davanti ai cassonetti, che ne impediscono lo svuotamento, dall’altra il mancato conferimento corretto dei rifiuti da parte dei residenti, con la conseguenza che le vie attorno a piazza Perugino, negli ultimi mesi, sono caratterizzate da episodi di degrado e sporcizia. A segnalarlo sul web molti cittadini, a confermarlo anche AcegasApsAmga, che ricorda come la zona sia tra le più problematiche in particolare per l’abbandono dei rifiuti ingombranti.

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Immondizie traboccanti o lasciate sul marciapiede vengono segnalate nelle vie Donadoni, della Tesa, Settefontane, Conti, Limitanea, Ghirlandaio e Gambini. Molti hanno pubblicato le foto su Facebook, scatenando spesso l’indignazione generale. Peccato che nella maggior parte dei casi il motivo del disagio sia legato alla maleducazione dei cittadini stessi.

Tra le situazioni più allarmanti i cassonetti davanti alla scuola Gaspardis di via Donadoni dove diverse persone hanno fotografato decine di borse, alcune rotte con i rifiuti riversati sul marciapiede, avanzi di cibo, sacchi neri aperti; sulla stessa strada c’è chi, qualche giorno fa, ha scaricato anche vari mobili, un fenomeno che accade molto spesso anche nella vicina via Gambini. Cumuli di sacchetti maleodoranti, bottiglie, indumenti e altri scarti casalinghi anche in via della Tesa, strada particolarmente colpita da episodi di inciviltà.

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Su viale D’Annunzio due le foto eloquenti sui social, datate 15 dicembre, che mostrano montagne di spazzatura, compresa una valigia aperta e un mucchio di libri, che forse qualcuno avrebbe ritirato volentieri o che comunque sarebbero dovuti finire nel bidone della carta e non gettati a terra. Qualcuno minimizza, definendoli casi sporadici, ma chi abita in zona parla di una situazione peggiorata sensibilmente negli ultimi mesi.

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Foto e segnalazioni sono finite nei gruppi Facebook “Te son de Trieste se...”, “Scovazoni de Trieste” e “Trieste (in)civile”, oltre a vari profili privati. Alcuni raccontano di aver chiamato il numero verde dell’AcegasApsAmga per protestare, altri invece scrivono che inoltreranno le lamentele direttamente al sindaco Roberto Dipiazza, che sempre su Facebook giorni fa aveva invitato i cittadini a contattarlo in caso di emergenza rifiuti.

Qualcuno si giustifica dicendo che nella zona di piazza Perugino trovare parcheggio nelle ore serali è impossibile, quindi per disperazione l’auto talvolta viene lasciata dove capita, a rischio sanzione e rimozione, pure davanti al cassonetto; altri invece se la prendono non tanto con gli automobilisti indisciplinati quanto con la gente che, trovato il bidone pieno, non cerca quello successivo, che magari risulta vuoto.

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Altri ancora pensano che i disagi siano dovuti in parte all’eliminazione di molti cassonetti un tempo destinati all’indifferenziata. «Sono stati rimossi, è vero - precisa il direttore generale Roberto Gasparetto - ma la volumetria complessiva è aumentata. Il problema con cui la gente si scontra è l’errato utilizzo del servizio. La raccolta differenziata è un obbligo di legge e un segno di civiltà. Non è possibile gettare come una volta tutto in un unico cassonetto e stiamo lavorando con grande attenzione per trasmettere sempre più questo messaggio.

Per esempio: in via Donadoni i cassonetti sono stati riempiti di ingombranti, che hanno occupato tutto il posto previsto per le altre immondizie. Siamo intervenuti tempestivamente, ma i comportamenti devono cambiare. Anche sul fronte delle soste. Basta considerare - aggiunge - che ogni notte dai 10 ai 15 cassonetti in città non si possono svuotare perché bloccati da mezzi privati. Tra l’altro su via Donadoni aumenteremo la volumetria, vista la situazione di sofferenza, sperando però che i rifiuiti vengano conferiti correttamente».

A parlare di un degrado anche alcuni esercenti della zona, tra questi Marco Tonsi, titolare per cinque anni di alcune attività proprio sulla via. «La zona negli ultimi anni è costantemente peggiorata, tra i punti più critici proprio il marciapiede davanti alla scuola di via Donadoni, spesso pieno di immondizie, ma più in generale c’è la gente si libera di qualsiasi cosa, ovunque, ormai da tempo». E sta per partire anche una nuova campagna di sensibilizzazione AcegasApsAmga proprio sui rifiuti ingombranti: servirà a catturare l’attenzione dei più indisciplinati?

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