Trieste, autista bus delimita l'area per paura del coronavirus. L'azienda: "Iniziativa personale"

La conducente ha messo un nastro rosso per separare il posto di guida dai sedili per i passeggeri con l'obiettivo di limitare i contatti e prevenire la diffusione del coronavirus. Trieste Trasporti: "Ha capito il suo errore"
Il nastro rosso e i cartelli apparsi su un bus (foto da rainews.it)
Il nastro rosso e i cartelli apparsi su un bus (foto da rainews.it)

TRIESTE Un nastro rosso che separa il posto di guida dai sedili per i passeggeri con l'obiettivo di limitare i contatti e prevenire la diffusione del coronavirus. È successo su un autobus della Trieste Trasporti.  La motivazione del gesto è stata spiegata con due cartelli appesi al nastro. «Si prega gentilmente di non oltrepassare la corda rossa grazie», recita il primo. E poi: «Ho scelto un lavoro di responsabilità. Trasporto ogni giorno forse più di mille vite oltre la mia. Non mi sento stupida se indosso una mascherina e un paio di guanti. Non mi sento cattiva se delineo una riga che ci separa. Non ho nulla contro di voi anche se non apro la porta anteriore».

L'iniziativa della conducente, spiega il responsabile della comunicazione di Tt, Michele Scozzai, «è personale, non concordata con l'azienda e non conforme con le indicazioni di Regione e Ministero. L'azienda si è immediatamente adeguata alle indicazioni delle autorità attivando la sanificazione giornaliera dei mezzi e dotando tutto il personale di mascherina respiratoria. Non sono accettabili né plausibili ulteriori iniziative personali».

L'autobus, aggiunge, «è stato immediatamente fatto rientrare e sostituito. Il direttore di esercizio ha incontrato la conducente che ha mostrato di aver compreso l'errore. Viviamo giorni particolari e la vicenda va letta non solo regolamenti alla mano ma anche sotto l'aspetto umano. Il panico porta a prendere decisioni irrazionali che non sono mai decisioni corrette. Ma Trieste Trasporti ha un ruolo importante sul territorio e abbiamo il dovere, tutti insieme, di rimanere lucidi ed evitare di diffondere di messaggi sbagliati».

Riproduzione riservata © Il Piccolo