Trieste, Ater pronta a “sfornare” quasi 500 alloggi

Il 2016 porta 485 appartamenti destinati alle famiglie presenti in graduatoria: 215 nuovi e 270 riassegnabili
Alloggi di edilizia residenziale realizzati in via Flavia dall'Ater
Alloggi di edilizia residenziale realizzati in via Flavia dall'Ater

TRIESTE I primi alloggi, chiavi in mano, saranno pronti già ad aprile in via Negri. Subito dopo, tra maggio e giugno, toccherà a via Flavia. Sono solo i primi passi di un piano ben più ampio che di qui alla fine dell’anno porterà alla consegna di ben 485 appartamenti in varie zone della città. È dunque l’Ater a dare una scossa all’emergenza casa con un programma di ricostruzioni e nuovi palazzi.

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Via Negri è frutto di un intervento su 140 vecchi monolocali, completamente svuotati e ristrutturati, che ha consentito di portare alla luce 71 abitazioni più ampie, di circa 70 metri quadrati ciascuna. «Con un lavoro del genere possiamo mettere a disposizione strutture dignitose e che possono dare risposta a un fabbisogno familiare di diverso tipo», commenta il direttore Antonio Ius.

L’ente è riuscito a chiudere la partita grazie anche a un cofinanziamento Regione-Stato per un importo complessivo di oltre sette milioni di euro. Di questa cifra, nel dettaglio, sei milioni e 700mila euro se ne sono andati per il recupero vero e proprio, ulteriori 83mila per la realizzazione di un locale ad uso socio-sanitario. Altri 105mila, invece, sono serviti per i miglioramenti stradali della zona circostante, mentre i restanti 317 mila per gli impianti. Le lettere con le proposte di assegnazione alla famiglie sono già partite dagli uffici dell’Ater sulla base delle graduatorie.

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L’ente ha già avviato la procedura per aggiudicare anche 25 alloggi nei nuovi palazzi di via Flavia. Sono costati tre milioni di euro, finanziati da Regione e Stato. I contratti di locazione saranno stipulati tra maggio e giugno. Sempre nella stessa via, ma tra settembre e ottobre, saranno pronti altri 40 appartamenti, a cui se ne aggiungono ulteriori 32, di carattere semiassistenziale riservati alla Fondazione Caccia Burlo per le persone che versano in situazioni di particolare disagio e di emergenza abitativa.

Complessivamente l’investimento è pari a quattro milioni e 221 mila euro. Non finisce qui. Ancora in via Flavia, tra novembre e dicembre, è in programma l’assegnazione di 37 abitazioni e altre 10 per la Caccia Burlo, per un totale di cinque milioni di euro.

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Sono 215 in tutto, di nuova produzione. A questi si sommano 270 di “risulta”: si tratta di appartamenti che vengono rimessi in circolo in seguito a restituzioni dovute a decessi, cambi di abitazione o revoche causate dalla perdita dei requisiti. Questo genere di alloggi, che prima di essere riassegnati ai nuovi inquilini vengono sottoposti a lavori di manutenzione e adeguamento impiantistico, sono disseminati un po’ dappertutto.

L’Ater, a questo proposito, beneficia di un finanziamento statale di circa due milioni da impiegare per le opere di manutenzione ordinaria nell’ambito di un programma pluriennale di investimento: al momento sono in cantiere svariate strutture per un totale di 750mila euro. «Non escudo che presto possano liberarsi altri fondi che ci consentano di eseguire ulteriori interventi edilizi», commenta Ius: «A cominciare da quelli per il riuso che, con la dovuta manutenzione, permettono di rendere rapidamente disponibili nuovi spazi».

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