Trieste, arrivano le bollette Tasi: acconto identico al 2014

Da domani 110mila avvisi per la rata di giugno su prima casa e Imu. L’entità del saldo di dicembre dipenderà dal Comune
In coda da Esatto
In coda da Esatto

TRIESTE. Tasi 2, il ritorno. È scattata in queste ore l’operazione burocratica che a cominciare indicativamente da domani, ed entro la fine del mese, farà arrivare nella buca delle lettere di circa 80mila famiglie la bolletta di acconto della tassa sulla prima casa, oltre a quella dell’Imu per seconde case, terreni e immobili produttivi in genere, per un totale di circa 110mila contribuenti interessati.

Da ieri sono in mano alle Poste gli avvisi di pagamento dell’acconto di Tasi e Imu, ovvero i due tributi sulle proprietà immobiliari, calcolati e stampati negli uffici di Esatto Spa, la partecipata comunale delle riscossioni. Gli avvisi, 110mila in tutto per l’appunto tra Tasi e Imu, insieme a una sintetica descrizione di come è fatto il calcolo, contengono le bollette precompilate in cui è riportato l’importo dovuto entro il 16 giugno, data di scadenza del primo 50%. Importo che in questa fase, a parità di bene considerato, ad esempio se la casa è la stessa dell’anno prima, sarà identico al primo 50% conteggiato nel 2014.

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Dicesi romanzandola Tasi 2 perché, come è noto, questo è il secondo anno nel quale a chi possiede un’abitazione ne viene chiesto il versamento dopo che nel 2013 la tassa sulla prima casa, quella volta chiamata indistintamente Imu, era stata azzerata in ossequio al matrimonio Pd-Berlusconi che aveva partorito il governo Letta. Siamo dunque al “seguito” della Tasi. Ma più che un film bell’e finito, con un finale scritto, questo è piuttosto un telefilm che inizia a essere trasmesso mentre l’ultima puntata non è stata ancora nemmeno girata. Il “quantum” del saldo, previsto entro il 16 dicembre, dipenderà d’altronde da come cambieranno, se cambieranno, le aliquote e soprattutto le detrazioni valide nel 2014.

L’ultima parola, come vuole la legge, spetta al Consiglio comunale, che in sede di bilancio di previsione 2015, il cui esame decisivo è atteso per luglio, sarà chiamato a votare pure il tabellario delle aliquote. Una famiglia-tipo che vive in un normalissimo appartamento di proprietà sotto mutuo, insomma, il 50% di accomnto Tasi di metà giugno lo pagherà tanto quanto l’aveva pagato l’anno precedente, poiché le aliquote e le detrazioni tenute oggi da conto da Esatto non possono che essere quelle del 2014, se è vero che le nuove non esistono ancora.

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Se i parametri dovessero semmai portare a un rialzo o a un ribasso dell’imposta, il saldo di dicembre di riflesso non corrisponderà più al 50% del previsto e non sarà più identico al secondo versamento dell’anno passato. Ai posteri l’ardua scoperta, più che sentenza. È però ipotizzabile fin d’ora che difficilmente la Tasi sulla prima casa, prima che l’Imu sugli altri immobili, potrà subire un rincaro proprio stavolta. Di norma, in effetti, il carico tributario di un comune, se possibile, non viene fatto crescere, da chi governa, destra o sinistra non importa, alla vigilia di una campagna elettorale.

Considerazioni politiche a parte, e in assenza appunto di certezze sulla seconda e ultima rata, il contribuente si deve attenere a quanto è già sicuro. Dagli uffici di Esatto intanto - dove per dirla alla Giulio Curiel, il direttore, stanno spingendo sull’acceleratore con l’obiettivo dichiarato di migliorare in particolare la comunicazione - fanno sapere che giusto da oggi, in concomitanza con l’arrivo delle bollette di acconto, sarà disponibile su www.esattospa.it un listone di Faq, le risposte alle domande più frequenti.

Al di là delle precisazioni sulle scadenze e sulla provvisorietà di aliquote e detrazioni (l’esenzione Tasi oggi vale per le rendite catastali inferiori ai 300 euro, il due e mezzo per mille si applica fino ai 600 euro di rendita e poi si scala al 3,3, mentre le detrazioni sotto i 900 euro di rendita oscillano dai 30 ai 90 euro in base al “valore” dell’immobile) tra le Faq dominano quelle che parlano delle modalità di pagamento. La bolletta in arrivo contiene un modello F24: esso è precompilato e si può pagare in posta, in banca o tramite home banking.

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Già confermatissima a prescindere dalle valutazioni politiche in divenire, e te lo raccontano sempre le Faq, è invece la scelta del Municipio di non spalmare una percentuale di Tasi a carico di chi vive in affitto, che quindi continua a non dovere nulla. Per godere poi della detrazione speciale di 40 euro riservata agli Isee inferiori ai seimila euro, la presentazione del nuovo modello, per molti un’impresa quest’anno dati i cambiamenti della Regione che hanno mandato in tilt i Caf, è consentita fino a novembre. Ah sì, una tra le domande più frequenti è anche quella tipica del triestino scrupoloso. E se non ricevo nulla a casa? Niente panico, almeno fino a fine maggio. Dal primo giugno si può chiedere un duplicato via e-mail a esatto@esattospa.it o via telefono al 800.800.880.

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