Trieste, archiviato il parking in piazza Sant’Antonio
TRIESTE La cittadinanza se ne era probabilmente dimenticata, ma la burocrazia non ammette distrazioni: erano in piedi da oltre dieci anni due progetti per realizzare un parcheggio pubblico sotterraneo in piazza Sant’Antonio, che si trascinavano fiaccamente, tra integrazioni e pareri, senza venire a capo di alcunchè.
Perché intanto le amministrazioni comunali, succedutesi dal 2005, avevano in sostanza deciso di soprassedere alla costruzione del parking tramite project financing. Però occorreva un colpo di spugna definitivo per archiviare l’idea e, con essa, le due proposte.
Ha provveduto alla bisogna una delibera firmata dall’assessore comunale Andrea Dapretto e approvata dalla giunta comunale lunedì scorso. Con tre motivazioni di fondo: è venuto meno l’interesse pubblico originario perché intanto è stato costruito Park San Giusto ed è prevista sulle Rive la realizzazione di Park Audace; in secondo luogo, l’amministrazione uscente preferisce puntare sull’utilizzo pedonale dello spazio urbano interessato; ultimo ma non ultimo, la stessa amministrazione intende riqualificare piazza Sant’Antonio casomai riaprendo il canale interrato negli anni Trenta.
Risultato finale: addio al parcheggio che era stato inserito nel Piano triennale delle opere 2005-2007, al tempo della prima giunta Dipiazza. Entro il 30 giugno 2006 - secondo la ricostruzione storica riportata nel testo deliberato - erano pervenute agli uffici comunali due proposte. Una, a cura di Carena spa, prospettava un edificio interrato su 4 livelli con 1385 mq di “commerciale” e altri 3 livelli parcheggiabili da 500 vetture. Carena proponeva inoltre la riqualificazione della piazza con copertura trasparente e letto d’acqua.
Il progetto concorrente venne presentato da una cordata composta da Mecasol, Cividin, Imprefond, Vecogest, Riccesi: parcheggio interrato su 3 livelli da 330 posti auto, con un eventuale livello ulteriore da 100 posti. Dopodichè si dovette attendere marzo 2007 per la ripresa dell’istruttoria amministrativa. La proposta della Carena non piaceva perchè ipotizzava un livello commerciale e perché la localizzazione di ingresso/uscita avrebbe comportato problemi alla viabilità cittadina. Alla cordata concorrente vennero chieste integrazioni al piano economico-finanziario e modifiche da apportare alle vie di ingresso/uscita.
Poi un nuovo inabissamento della pratica, che di fatto viene obliata in quanto l’apertura di Park San Giusto mette a disposizione 734 posti mentre Park Audace prevede altri 650 posti. Insomma, del parking Sant’Antonio, a fronte inoltre di «un margine di rischio tecnico non attualmente e non completamente quantificabile», non c’era più necessità. Lunedì 8 febbraio il progetto è stato così “tombato”: chissà se un giorno, come è successo al canale interrato, qualcuno avvertirà l’occorrenza di riportarlo alla luce.
magr
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