Trieste, apre lo sportello comunale per trovare la baby sitter

Il nuovo servizio attivato assieme alla Regione nel palazzo dell’Anagrafe fornisce informazioni su servizi educativi 0-3 e strumenti di conciliazione
La cerimnonia di inaugurazione dello sportello (Lasorte)
La cerimnonia di inaugurazione dello sportello (Lasorte)

TRIESTE La cerimonia di inaugurazione non si era ancora conclusa che due ragazze erano già in attesa per consegnare la domanda di “iscrizione” all’elenco delle baby sitter. Una riprova ulteriore, se ce ne fosse bisogno, dell’offerta (e della domanda) per alcuni servizi destinati a genitori e famiglie, a cominciare da quello delle baby sitter, che da ieri sono attivi allo sportello “congiunto”Comune-Regione, collocato all’Ufficio residenza nel palazzo dell’Anagrafe (passo Costanzi 1).

Oltre a creare un punto d’incontro tra domanda e offerta per le baby sitter, lo sportello - che nella fase sperimentale è aperto il martedì e il giovedì, dalle 14.15 alle 16.45 - fornisce informazioni sul panorama dei servizi educativi, pubblici e privati, per i bimbi dai zero ai tre anni, e sul Sistema di conciliazione integrato, che offre soluzioni e strumenti per conciliare i tempi del lavoro con quelli della vita familiare.

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Un risultato - la nascita di questo sportello - reso possibile dalla stretta collaborazione tra i Servizi educativi integrati del Comune e il Servizio lavoro e pari opportunità della Regione.

Negli orari già ricordati saranno infatti presenti due operatrici del Comune e una dell’amministrazione regionale. Le prime due illustreranno caratteristiche e modalità di accesso all’offerta di servizi per l’infanzia (nidi, servizi educativi domiciliari, spazi gioco), mentre un’operatrice del programma regionale “Sistema di conciliazione integrato”, fornirà supporti in relazione agli strumenti per conciliare tempi di lavoro e tempi di vita familiare (richieste di baby sitter, utilizzo dei congedi o del part-time, benefici e supporti economici).

La stessa operatrice presterà poi assistenza a coloro che, in aggiunta o in alternativa ai servizi per la prima infanzia, intendono fare ricorso alla baby sitter. E ciò sia per la selezione (da un apposito elenco gestito dalla Regione) sia per quanto riguarda l’attivazione del rapporto di lavoro con la persona individuata.

Come ha ricordato Loredana Panariti, assessore regionale al Lavoro, istruzione, pari opportunità e politiche giovanili, «il servizio concretizza collaborazioni tra Comune e Regione attive da tempo, sul fronte del supporto alla genitorialità, alla conciliazione tra tempi e alla possibilità, soprattutto per le donne, di dedicarsi alla vita lavorativa e professionale anche dopo la nascita di un bambino».

Migliorare e conciliare sul territorio i tempi di vita e di lavoro. «È con questo obiettivo - ha rimarcato Antonella Grim, assessore comunale all’Educazione e scuola - che abbiamo dato vita allo sportello, un ulteriore tassello che si aggiunge agli obiettivi di mandato di questa amministrazione, che si è sempre impegnata a rafforzare l’offerta per l’infanzia nella fascia 0-3, anche aumentando il numero degli asili nido, riuscendo ad attestarsi al 46% della risposta potenziale, rispetto al 33% previsto dal trattato di Lisbona».

L’iniziativa - ha rilevato ancora Grim - rientra in un percorso di sostegno ai servizi educativi domiciliari, gestiti in forma individuale, intrapreso dal Comune a partire dalla fine del 2015, in base alla normativa e alle linee di indirizzo elaborate dalla Regione in tema di servizi integrati.

All’affollata cerimonia di inaugurazione sono intervenuti anche il sindaco Roberto Cosolini, la vicesindaco Fabiana Martini e l’assessore provinciale Adele Pino, in rappresentanza della presidente Bassa Poropat, oltre a numerosi funzionari comunali e regionali, e personale dei servizi educativi.

Cosolini, in particolare, ha rivolto un ringraziamento «a tutte le persone che contribuiscono ad arricchire i servizi rivolti alle famiglie e all’infanzia, alla conciliazione dei tempi, per stare al passo con l’evolversi delle esigenze del mercato del lavoro. Lo sportello - ha aggiunto - dà un’opportunità in più, e ben venga anche l’estensione sperimentale degli asili nido».

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