Trieste, anziano smaschera un'altra truffa. E' la seconda in pochi giorni

Se l’altro giorno la vittima scelta dai truffatori era stata una donna di 85 anni, ieri mattina i malviventi hanno preso di mira un nonno triestino. Anche in questo caso la vittima ha reagito facendo chiamare il 112
Una coppia di anziani a passeggio in un giardino in una foto d'archivio. ANSA
Una coppia di anziani a passeggio in un giardino in una foto d'archivio. ANSA

A Trieste sono sempre più frequenti i tentativi di truffa telefonica a danni degli anziani. Adesso la frequenza sembra addirittura quotidiana. Se l’altro giorno la vittima scelta dai truffatori era stata Gemma Cusina Boschin, 85 anni, ieri mattina i malviventi hanno preso di mira un altro nonno triestino.

Il modo di operare da parte dei truffatori è sempre lo stesso: telefonano a casa dell'anziano dicendogli che un parente - di norma il figlio o il nipote - è in pericolo e lo convincono a sborsare qualche migliaia di euro per salvare il proprio caro.

Fortuna che a Trieste gli anziani sono belli arzilli. Così,anche questa volta, come già aveva fatto la stessa 85enne Gemma Boschin, l'anziano di turno ha reagito smascherando la truffa di cui stava per diventare vittima.

Trieste, smaschera a 85 anni una truffa telefonica
Foto Bruni 06.10.2017 Viale XX Settembre

E ' successo nella mattinata di ieri, mercoledì 11 ottobre. L'anziano riceve una telefonata da parte di un uomo che riferisce di essere un avvocato. In perfetto italiano e in maniera garbata, gli dice che suo figlio ha provocato un incidente e - a causa della mancante copertura assicurativa - è trattenuto in una caserma dei carabinieri. Per risolvere la vicenda consiglia caldamente all'anziano di versare 6500 euro tramite transazione bancaria.

Preoccupato, l’anziano gli risponde che non possiede un computer per fare il bonifico online. A quel punto, il sedicente avvocato lo informa, confortandolo,  che da lì a poco sarà raggiunto da un suo incaricato per ritirare denaro in contante.

Una volta a casa e ottenuti 4 mila euro, il complice, sempre in perfetto italiano, lo ringrazia e si allontana. Con il passare dei minuti, però, l’anziano inizia ad avere dubbi. Si confida con la figlia e capisce di essere stato truffata e derubato. Poco dopo il figlio, informato della truffa, telefona al 112.  Sul posto si reca un equipaggio della volante della questura.

Ed è la stessa questura ad invitare "tutte le persone a diffidare da simili comportamenti".

Un monito che arriva "considerata la frequenza di simili gravi episodi, messi in atto da individui che cercano di carpire la fiducia di soggetti deboli, come persone anziane o che vivono da sole, per mettere in atto truffe e raggiri. Al minimo sospetto - chiosa la nota della questura -  si invita la cittadinanza a informare prontamente le forze dell’Ordine e di non avere alcun timore nel segnalare questi episodi".

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