Trieste, ancora solidarietà alla Flex: proroga a fine febbraio

Ammortizzatore esteso da 222 a 302 lavoratori. Attesa per il tavolo a Roma per capire le intenzioni della proprietà

Diego D'Amelio
Lo stabilimento della Flex Foto Lasorte
Lo stabilimento della Flex Foto Lasorte

Contratto di solidarietà rinnovato per la Flex di Trieste, dove l’ammortizzatore sociale viene esteso da 222 a 302 lavoratori (sul totale di 348), per ampliare la platea dei dipendenti coinvolti ed equilibrare il più possibile le retribuzioni. La solidarietà viene allungata per ora solo fino a fine febbraio, con l’intenzione di rimodularla dopo che la multinazionale avrà illustrato le proprie intenzioni al tavolo del ministero delle Imprese. Una convocazione delle parti è ritenuta possibile già la prossima settimana, quando si riaprirà il confronto dopo la richiesta delle istituzioni di non procedere con la prospettata cessione dello stabilimento al fondo tedesco FairCap, per l’assenza di garanzie occupazionali.

Il nuovo accordo

Il nuovo accordo sulla solidarietà prevede che 137 lavoratori restino a casa quattro giorni su cinque, mentre 165 non saranno chiamati al lavoro da uno a tre giorni a settimana. I restanti 46 continueranno a operare full time.

«Nell’incontro con la direzione di Flex Trieste abbiamo sottoscritto la proroga del contratto di solidarietà», spiegano Fim, Fiom, Uilm e Ugl, che domani terranno un’assemblea in fabbrica. «La firma – continuano i sindacati – garantisce la messa in copertura delle maestranze in un momento di crisi e in attesa degli sviluppi del tavolo aperto presso il Mimit che sarà determinante per il futuro del sito triestino e delle sue maestranze».

Il confronto con Roma

Durante il confronto, la direzione aziendale ha comunicato di non avere informazioni da condividere e che i vertici della corporation non hanno ancora aggiornato il ministero sulle proprie decisioni.

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