Trieste, amianto sotto le piastrelle: trasloco per 100 bambini

Cinque classi della elementare Fratelli Visintini spostate in via precauzionale. Genitori: nessuno ci ha avvisati. La dirigente: rappresentanti informati in dettaglio
Di Pierpaolo Pitich
Silvano Trieste 23/11/2013 Borgo San Sergio, Scuola Elementare Visintini
Silvano Trieste 23/11/2013 Borgo San Sergio, Scuola Elementare Visintini

Cinque classi - per un totale di quasi un centinaio di bambini - della scuola elementare Fratelli Visintini di Borgo San Sergio, che fa parte dell'Istituto comprensivo Giancarlo Roli, da alcune settimane sono costrette a seguire le lezioni al di fuori delle loro aule, in spazi ricavati provvisoriamente all'interno dell'istituto: dai laboratori fino all'auditorium. Tutto questo a causa del distaccamento di alcune piastrelle del pavimento che si è verificato nelle rispettive aule e che ha comportato una serie di spostamenti in corso d'opera: in pratica un trasloco forzato che riguarda la metà degli studenti della scuola, dovuto a motivi di sicurezza e definito assolutamente «precauzionale», in quanto al di sotto della copertura del pavimento, c'è il rischio concreto che vi sia la presenza di amianto, come del resto accaduto nel recente passato.

Lo stesso problema infatti si era verificato anche l'anno scorso in altre zone della scuola, dove era stato effettuato un campionamento che aveva dato esito positivo. Era stata riscontrata la presenza di fibre di amianto nel collante delle piastrelle in una misura quantificabile tra il 5 ed il 10 per cento. I campionamenti dell'aria effettuati prima e dopo l'intervento di bonifica avevano segnalato però la presenza di fibra in quantità inferiore ai limiti di legge se non del tutto assente.

Adesso però la questione si è fatta ancora più seria, in quanto, come in una sorta di perverso effetto domino, il distacco delle piastrelle del pavimento ha iniziato a contagiare anche altre aule con il rischio così di prolungare il disagio dei bambini, visto che alcune classi sono costrette a seguire le lezioni in modo accorpato a causa della mancanza di spazi.

«Quello che ci ha dato fastidio è il fatto che non siamo stati informati di nulla e siamo venuti a conoscenza del problema dai nostri figli - fa sapere un gruppo di genitori -. Se l'intenzione era quella di non creare allarmismi, è stato ottenuto esattamente l'effetto opposto». L'unica comunicazione ufficiale - precisano ancora i genitori - è quella della convocazione fissata per domani in cui si discuterà del problema. Una versione che però viene smentita dalla preside dell'Istituto Tiziana Napolitano: «La questione era nota da tempo e il problema già conclamato, tanto che è stata mia cura trasmettere una specifica informativa a tutti i rappresentanti di classe che poi avevano il compito di avvisare anche gli altri genitori - precisa Napolitano -. Tutto è stato fatto dunque nell'ottica della massima trasparenza e soprattutto tenendo conto della tutela dei bambini. Noi abbiamo applicato alla lettera la direttiva che ci è stata trasmessa da Comune e Azienda per i servizi sanitari, spostando i bambini solo in via precauzionale e cautelativa in attesa che arrivino i risultati definitivi delle analisi delle piastrelle in questione. Dopo i lavori già effettuati in estate, attraverso l'incapsulazione delle parti di pavimento rovinate, quello che ci aspettiamo adesso è la soluzione definitiva del problema per mettere fine ad una situazione di evidente disagio».

La parola passa dunque ai tecnici di Comune e Azienda sanitaria: «Dopo aver effettuato una serie di monitoraggi, stiamo eseguendo le operazioni di mappatura e di campionamento delle piastrelle - spiega Andrea Dapretto, assessore comunale ai lavori pubblici -. Contiamo di avere tutti i risultati entro fine anno per poi partire a gennaio con i lavori, grazie al finanziamento regionale di 500 mila euro per interventi di questo tipo, ai quali speriamo possano aggiungersi anche fondi ministeriali. Non è il caso comunque di creare allarmismi inutili prima di avere le risposte definitive. Anche se dovesse essere confermata la presenza di amianto, si tratterebbe anche in questo caso di “vinil-amianto”: un impasto di resina compatta in cui la quantità di amianto presente è minima, non provoca la dispersione di fibre nell'ambiente e di conseguenza non crea pericoli di nessun tipo».

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