Trieste, all’asta un vero jukebox americano del ’42

È il mitico Rock-Ola di Happy Days. Si parte da tremila euro. In vendita 60 lotti di vetri di Murano di Venini, Borovier e Toso
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TRIESTE Un jukebox americano Rock- Ola 1422 del 1942 prodotto a Chicago sarà battuto venerdì primo marzo alle 20.30 alla Stadion di Trieste. La base d’asta è di tremila euro. Nelle previsioni dovrebbe essere uno degli oggetti più “gettonati” della prima asta del 2019. Il Rock-Ola modello 1422 si illumina di luci arcobaleno a spirale con fori simili a un violino. La Rock-Ola, più ancora della Wurlitzer, è sinonimo di jukebox. Attorno al jukebox nacquero mode in stile Happy Days e si affermarono hit parade delle canzoni più gettonate. La Rock-Ola Scale Company fu fondata nel 1927 da David Cullen Rockola per la produzione di macchine per l'intrattenimento a gettoni. A partire dal 1935, Rock-Ola vendette più di 400 mila jukebox.

Come detto, il Rock-Ola 1422 è uno dei pezzi più curiosi dell’appuntamento della Stadion che apre la stagione 2019 delle aste il primo e il 2 marzo con quattro tornate per 800 lotti totali con al sabato mattina più di 130 lotti ad offerta libera.

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La parte più rilevante riguarda una collezione di circa 60 lotti di vetri di Murano di Venini, Barovier e Fratelli Toso. Pezzi pregiati e unici. Per i Venini si va da un vaso in vetro rosa con base di lattimo disegnato da Tomaso Buzzi (base d’asta 3 mila euro) a un vaso “fazzoletto” con strisce verticali policrome disegnato da Fulvio Bianconi (base d’asta 4.500 euro) fino a un grande vaso in vetro trasparente con collo allungato e grandi manici disegnato da Vittorio Zecchin (2.500 euro). Sempre di Venini c’è anche un bellissimo lotto di quattro piatti della serie “Le 4 stagioni” con murrine centrali disegnate da Laura Diaz de Santillana (2.500 euro). Tra le curiosità di Venini ci sono ancora una lampada da tavolo in vetro rosso modello “replicanti” con cuffie (tiratura 99 esemplari) firmata da Mimmo Rotella del 2003 (2.200 euro base d’asta) e un’anatra in vetro del 1972 (duemila euro).

Nell’ambito del design si segnalano diversi pezzi d’autore. Da una chaise longue in cavallino (500 euro) e una coppia di poltrone (400 euro) di Cassina su disegno di Le Corbusier, Jenneret e Perriand fino a un’altra coppia di poltrone “Red& Blue” sempre di Cassina disegnata da Gerrit Thomas Rietveld nel 1918 (800 euro). Per gli appassionati c’è anche la lampada da terra modello Arco su base in marmo bianco di Carrara di Castiglioni (500 euro). Non mancano poi oggetti di Scarpa, Acerbis, Starck e Takahama.

Oltre che per il pubblico amante del design e del modernariato ci sono anche proposte interessanti per gli estimatori dell'antiquariato classico, come la pittura e la scultura. Ci saranno opere di pittori friulani (Pittino, Anzil, Pio Solero, Zigaina) tra le quali si distingue per le misure enormi (200 per 460 centimetri) un’opera di Celiberti (2.500 euro) proveniente dal fallimento Diaco. Ecco poi altre opere dei triestini Flumiani, Parin, Passauro, Wostri, Rosignano, Barison, Scomparini, Noulian, Marsi, Pogna, Righi, Zangrando e Timmel. Si segnalano quindi tra le opere il lotto di Arturo Rietti “Le somiglianze”, un enigmatico ritratto di bambina con al fianco un viso mefistofelico (mille euro). Sempre di Rietti c’è il ritorno de “La giovane modella”, un bellissimo nudo con base d’asta fissata a 2.500 euro. In asta anche grafiche firmate da Mirò, De Chirico, Dalì, Vasarelj, Baj Gentilini, Sassu, Guidi, Vedova, Hartung e Arp. Molto particolari una serie di stampe con le vedute di Firenze del Zocchi.

L’esposizione dei lotti in asta è in corso con questi orari: fino a mercoledì 10-13 e 15.30-19.30, giovedì 10-13. —




 

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