Trieste, al volante della storia lungo la Trieste-Opicina VD-FT

Da piazza Unità il via del Trofeo Marchi. Conta la regolarità e non la velocità. Le vetture ritornano dopo 46 anni sul percorso della Salita dei campioni
Lasorte Trieste 01/04/17 - Piazza Unità, Trieste - Opicina
Lasorte Trieste 01/04/17 - Piazza Unità, Trieste - Opicina

 

TRIESTE «Ha il cambio che non è sincronizzato e decide lei quando è il momento di scalare marcia, frena poco, l’acceleratore risponde in ritardo ed è scomodissima. Eppure è un’auto che amiamo».

Gianluca Coletta e Gigliola Vescovi stanno per prendere parte alla Trieste Opicina Historic 2017-Trofeo Mario Marchi a bordo di una MG J2 del 1933, una vettura da passeggio inglese che è stata acquistata dalla coppia nel South Essex, a sud di Londra.

La manifestazione organizzata dal Club dei venti all’ora, che si svolge nell’ambito della Settimana dei motori, è entrata nel vivo nella giornata di ieri.

La J2 del triestino Coletta, uno dei 2083 esemplari prodotti dalla Morris Garages fra il 1932 e il 1934, è la macchina più datata fra quelle che si sono iscritte alla competizione di regolarità che rievoca la gara di velocità in salita che tra il 1911 e il 1971 ha animato la strada che da Trieste sale verso Opicina.

Un centinaio di vetture d’epoca provenienti da Italia, Austria, Germania, Slovenia e Croazia si sono fatte ammirare in piazza Unità d’Italia, con i tavolini all’aperto del Caffè degli Specchi che si sono trasformati in una sorta di tribuna, a pochi metri di distanza dalla linea di partenza della gara.

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A salire sul podio non sarà il pilota più veloce, ma quello che avrà rispettato al millesimo di secondo la tabella di marcia imposta dal programma di gara, che prevede passaggi lungo il viale al Cacciatore, vicino all’Area di ricerca, e poi a Sgonico, Rupingrande e negli abitati sloveni di Sepulje, Grize e Vrabace.

Anche questa é la #TriesteOpicina... 😏 Foto: Blasoni #Trieste#instatrieste

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È marchiata MG ma in confronto al modello J2 è ancora una bambina. La MG B di Alberto Rossi è del 1971 ed è una delle auto più sportive prodotte dalla casa inglese.

«Spero di trasferire a mio figlio Andrea questa passione - spiega il pilota friulano, che nella vita di tutti i giorni lavora come ginecologo all’ospedale di Udine -. Abbiamo acquistato questo modello performante da un signore inglese che ora vive a Tenerife e adesso ci divertiamo a girare l’Italia per prendere parte ai vari raduni di auto d’epoca».

La MG B è una vettura a due posti. «Siamo stati costretti a lasciare mamma a casa», sorride Andrea, 11 anni. «A ottobre parteciperemo a un raduno di marca a Montecarlo - replica il padre -. Queste macchine sono vissute, hanno una loro storia alle spalle e meritano di essere trattate con i guanti».

C’è anche chi ammette di avere una certa difficoltà a rispettare una velocità media che non supererà mai i 50 chilometri orari. Chris Gregori siede al volante di un’icona degli anni Novanta. La sua Lancia Delta Evo 2 ha fatto la storia delle gare di rally e i suoi 218 cavalli di potenza pretendono di essere lasciati liberi di graffiare l’asfalto.

«Amo guidarla - spiega il triestino - ma mi appassiona anche mettere le mani sul suo motore, dal momento che mi occupo personalmente di tutta la sua manutenzione». Gerhard Lausenhammer, invece, punta tutto sulla comodità. La sua Mercedes 230 Sl è del 1965 e i suoi interni non hanno nulla da invidiare a un elegante salotto di casa, con tanto di tappeti orientali intessuti a mano sui quali appoggiare i piedi.

Tutti i concorrenti hanno appena lasciato piazza Unità. Il rombo dei motori si allontana e le vetture incominciano a guadagnare la strada che le porterà sul Carso. Per arrivare a Opicina, dove è stata allestita una festa che durerà fino a tarda notte.

La Trieste Opicina Historic è ritornata in piazza Unità ieri mattina, alle 9. Per la prima volta dopo 46 anni transita sul tradizionale tracciato della Salita dei campioni che unisce Foro Ulpiano all’Obelisco di Opicina. La strada è stata chiusa al traffico e le due manifestazioni hanno raggiunto a braccetto l’altipiano carsico.

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