Trieste Airport, per superare la crisi la pubblicità sarà gratuita
RONCHI Anche a Ronchi dei Legionari arriva il canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria che sostituisce la tassa di occupazione di spazi ed aree pubbliche, il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche, l’imposta comunale sulla pubblicità e il diritto sulle pubbliche affissioni e il canone per l’installazione dei mezzi pubblicitari.
L’amministrazione comunale infatti ha appena approvato regolamento e tariffe e ci sono delle novità importanti per i contribuenti.
Tra queste la decisione della giunta di stabilire un coefficiente pari a zero, limitatamente, però, al corrente anno, per la società di gestione dell’aeroporto che, quindi, non pagherà nulla per il 2021.
Un mancato introito di alcune migliaia di euro che ha un suo perché.
«Abbiamo preso questa decisione – ha spiegato l’assessore alle finanze, Paola Conte – in considerazione della notevole perdita economica subita dallo scalo aereo regionale, determinata dalla pandemia e dalle restrizioni conseguenti ai decreti governativi ed al fine di dare sostegno e supporto all’impresa, favorendone la ripresa. Pensando anche ai lavoratori ed alle difficoltà che stanno attraversando».
Ma c’è di più. Proprio al fine di promuovere la ripresa delle attività economiche danneggiate dall’emergenza epidemiologica, le imprese di pubblico esercizio sono esonerate dal 1 gennaio al 31 marzo dal pagamento del canone, come pure i titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l’utilizzazione temporanea del suolo pubblico.
Ed è allo studio, come avvenuto nel 2020, anche una forma di contribuzione che possa lenire gli esborsi da parte degli esercenti anche per tutto il resto dell’anno.
La Tosap, lo scorso anno, era stata del tutto azzerata. Il comma 824 stabilisce, poi, che il canone per l’occupazione del suolo pubblico deve essere determinato anche in base alla zona occupata del territorio comunale in cui è effettuata l’occupazione.
«Ritenendo di dare continuità alla situazione pregressa e già esistente nel regolamento Tosap – ha detto ancora Conte – si è ritenuto di individuare due categorie, la prima nel capoluogo e la seconda nelle periferie. Per quanto riguarda la seconda categoria viene stabilita una riduzione del dieci per cento della tariffa applicata alla prima categoria».
Sostituendo i tributi sopra accennati il canone unico è disciplinato in modo da assicurare un gettito pari a quello conseguito precedentemente, fatta salva la possibilità di variare il gettito attraverso la modifica delle tariffe.
La proposta di regolamento che è stato elaborato si articola in 47 articoli oltre l’appendice e l’allegato A che fanno parte integrante e sostanziale dello stesso.
«Questo documento – ha concluso l’assessore – tiene conto della situazione storica e pregressa già esistente e che al momento non si ritiene di modificare comprese le esenzioni come storicamente applicate da questa amministrazione comunale che rimarranno dunque in vigore». —
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