Trieste, «aggredito e minacciato perché gay»

Un uomo di 66 anni presenta denuncia accusando il vicino di omofobia: «Ha anche cercato di investirmi con l’auto»
Una pattuglia di carabinieri
Una pattuglia di carabinieri

TRIESTE «Il mio vicino di casa mi è venuto addosso con l’auto di proposito. E l’ha fatto per punirmi: lui odia i gay e io sono omosessuale. Non fosse stato per la prontezza di riflessi, che mi ha permesso di scansarmi all’ultimo, mi avrebbe ucciso. Me la sono cavata per miracolo».

M.C., 66 anni, ha pronunciato queste parole davanti a un sottufficiale dei carabinieri della stazione di San Dorligo. Gli stessi davanti ai quali, assistito dall’avvocato Giovanna Augusta de’ Manzano, ha presentato una dettagliata denuncia relativa anche un’infinità di episodi di molestie e ingiurie. Tutti, a suo giudizio, di tenore omofobo. Tutti attribuiti al vicino di casa. Che, sostiene, non lo fa più vivere da mesi.

Stando alla denuncia, infatti, si tratta non solo di dispetti conditi da insulti ma anche di vere e proprie aggressioni. E per questo M.C. ha chiesto la protezione dei carabinieri. Per evitare che la situazione trascenda prima che sia troppo tardi. «Ho paura del mio vicino. Ho paura per la mia vita», ha detto.

Racconta M. C. nella denuncia: «Lo scorso 19 maggio mentre camminavo lungo la strada di fronte a casa mia ho visto da lontano arrivare una vettura. Era quella del mio vicino. Appena si è reso conto che ero io, ha accelerato e ha puntato verso di me. Per evitare di essere investito, mi sono letteralmente lanciato sul cofano. A causa dell’impatto con la macchina, tra l’altro, ho subito anche alcune lesioni come poi hanno accertato i sanitari del Pronto soccorso».

L’episodio riferito ha avuto un seguito: «Dopo la mia caduta a terra, il mio vicino di casa è sceso d’impeto dall’auto e ha cominciato a insultarmi urlando a squarciagola. Così sono corso a casa e poi, da solo, sono andato a farmi curare al pronto soccorso».

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L’uomo, che non nasconde dopo questi episodi di aver paura per la sua vita, riferisce nella denuncia presentata ai carabinieri di una lunga e praticamente quotidiana serie di violenze subite a causa del fatto che è omosessuale.

«Da più di un anno quando passa con l’auto sotto casa mia, il mio vicino suona sempre il clacson. Se mi affaccio - aggiunge - mi insulta offendendomi. Non ce la faccio più. Ho paura. È una vita che subisco», dice.

Quello denunciato dall’uomo di sessantasei anni, se accertato, sarebbe l’ultimo di una serie di episodi omofobi accaduti in città. Nello scorso aprile due gay che si stavano baciando in via Giacinto Gallina erano stati aggrediti da un giovane.

L’aggressore poi era fuggito a bordo di un taxi. E loro si erano ritrovati a terra. Sono stati colpiti e feriti solo perché gay. L’uno, aveva riportato la frattura del setto nasale e della mascella. L'altro, escoriazioni varie. Dopo pochi giorni gli investigatori della Digos erano riusciti a identificare l’aggressore: un ragazzo di 16 anni. E ora si è verificato questo nuovo episodio di intolleranza.

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