Trieste: Agemar chiude, licenziati i dipendenti
TRIESTE Si chiude melanconicamente, dopo oltre mezzo secolo, la parabola di una delle più note e affermate agenzie marittime triestine, l’Agemar. Sulla strada stanno per finire i dieci dipendenti, e al di là del dramma che coinvolge le singole persone e le loro famiglie, la questione è tanto più grave in quanto all’agenzia si appoggiavano i traghetti Minoan (società di proprietà dell’italiana Grimaldi) per la Grecia e quello di Adriaferries per l’Albania.
«La società è stata messa in liquidazione - ha confermato ieri la titolare Marina Kedros Pappas, affiancata dall’avvocato Federica Gei e dal dipendente Guido Rasera - al 30 novembre (cioé oggi, ndr.) sospendiamo la nostra funzione di agenti sulle linee da Trieste. Agemar continuerà a sopravvivere ancora qualche mese per chiudere definitivamente entro marzo».
«Con la crisi, i costi superavano i ricavi e da qualche anno i bilanci si chiudevano in rosso - ha precisato Gei - l’affetto che la famiglia nutre per Trieste oltre che per la società stessa, è stato comunque insufficiente per tenere l’agenzia a galla. Purtroppo entro qualche mese tutti e dieci i dipendenti verranno gradualmente licenziati, pur se con una serie di garanzie». A innescare la spirale negativa anche la morte prematura, due anni fa, del marito di Marina Kedros, Menelaos Pappas.
Il vuoto lasciato da Agemar verrà ora colmato dalla Frittelli Maritime di Ancona che svolge analogo servizio su queste linee nel capoluogo marchigiano. «Il preavviso che ci è stato dato è minimo - spiega il direttore generale Roberto Mataloni - ma abbiamo ora sottoscritto il contratto di agenzia e aperto due uffici sia all’ormeggio 57 per la linea greca che allo Scalo Legnami per quella albanese. Noi possiamo garantire il servizio, non credo proprio che i rispettivi armatori vorranno cancellare le toccate triestine».
«Posso confermare ufficialmente che per tutto il 2017 i traghetti Minoan partiranno da Trieste due volte alla settimana, così come succede oggi», ha dichiarato ieri Michael Hatzakis, greco-triestino vicepresidente di Minoan lines, che con la sua agenzia Hellenic international di piazza Tommaseo cura anche la biglietteria passeggeri per i ro-pax per la Grecia.
La martoriata linea continua comunque a essere minacciata dal possibile sfratto dall’attuale ormeggio, alla radice del Molo Settimo, spazio su cui dovrebbe espandersi il terminal container. Tra le alternative, comunque non per l’immediato, allo studio dell’Autorità di sistema portuale, c’è anche il dirottamento a Monfalcone.
Agemar, che fino a poco fa occupava prestigiosi spazi al pianoterra del grattacielo di mattoni rossi delle Generali in piazza Duca degli Abruzzi e nel periodo d’oro era arrivata a contare 25 dipendenti, da qualche tempo si è trasferita in via Rossini 16 in locali di proprietà della titolare che ora resteranno vuoti.
Marina Kedros si dedicherà totalmente al suo ruolo di console generale onorario di Grecia che amplia la sua giurisdizione sul Veneto, oltre che sul Friuli Venezia Giulia. La famiglia Kedros occupa un ruolo di rilievo a Trieste da quasi ottant’anni, da quando Cleon, dopo aver vissuto a Marsiglia, Londra e Amburgo, si trasferì in città dedicandosi alla trasformazione e al commercio di prodotti alimentari provenienti dalla Grecia.
Nel 1950 assieme al fratello Tryphon acquista una prima nave alla quale se ne aggiungono altre. Nel 1962, assieme ad altri soci fonda l’Agemar che sarà anche agente dell’Adriatica di navigazione. Due anni più tardi diverrà anche console di Grecia a Trieste, carica che manterrà fino al 1971. Nel 1993 questo incarico viene ricoperto da Menelaos Pappas che arrivato da giovanissimo a Trieste, si era iscritto alla Facoltà di Medicina e aveva incontrato la futura moglie, Marina Kedros che ora suo malgrado chiuderà la società.
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