Trieste abbraccia Matteo e Pierluigi. Il vescovo Crepaldi: "Resterete sempre i luminosi figli delle stelle" - LA CRONACA DEI FUNERALI

Una grandissima folla ha partecipato, commossa, all'ultimo saluto a Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due agenti uccisi lo scorso 4 ottobre in una sparatoria alla Questura di Trieste. Tanta partecipazione anche tanta commozione ai funerali celebrati dal vescovo Giampaolo Crepaldi nella chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo: "Il vostro sacrificio - ha detto nell'omelia - servirà alle generazioni future.

LA CRONACA DELLA GIORNATA

ORE 14 I feretri dei due agenti uccisi nella sparatoria in questura a Trieste lo scorso 4 ottobre, Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, caricati sui carri funebri, sono arrivati all'aeroporto di Trieste. Ad attenderli un C130 dell’Aeronautica militare diretto a Ciampino, dove ad accoglierli ci sarà il capo della polizia, Franco Gabrielli. Da lì poi partiranno per i loro luoghi di origine. Domani a Velletri, vicino Roma, l’ultimo saluto a Matteo Demenego, e venerdì a Giugliano (Napoli), quello a Pierluigi Rotta.

ORE 13 «L’unica cosa che mi sento di dire è quando la città sia unita alla Polizia e abbia dato una risposta eccezionale di umanità e il mio pensiero va ai giovani poliziotti e alle loro famiglie». Così il presidente della Camera Roberto Fico al termine della cerimonia funebre degli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego. «Siamo vicini alle famiglie e il pensiero va a questi ragazzi la cui vita è stata spezzata in maniera improvvisa e assurda» ha detto invece il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese, uscendo dalla chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo dove sono stati celebrati i funerali solenni dei due agenti uccisi in Questura a Trieste. Lamorgese ha ammesso di essersi «molto commossa» alle parole del questore di Trieste, Giuseppe Petronzi: «Erano dette col cuore ed è quello che ognuno di noi pensava». 

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ORE 12.43 I funerali solenni sono finiti. I feretri di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, portati a spalla dai loro colleghi in lacrime, stanno lasciando la chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo. All’uscita la folla li ha accolti con un lungo applauso. Subito dopo la cerimonia funebre di Trieste i feretri verranno trasferitI all’aeroporto di Ronchi  dove un aereo dell’areonautica militare li farà giungere verso le 14.30 all’aeroporto di Ciampino. Da qui li porteranno nei rispettivi paesi: a Velletri Matteo Demenego a Giuloianova Pierluigi Rotta. I funerali di Demenego si terranno domani, quelli di Rotta venerdì.

ORE 12.30 "Nessuna parola può essere lenitiva del dolore per Matteo e Pierluigi - ha detto durante la funzione il questore Giuseppe Petronzi, che sull'altare si è interrotto, colto da commozione nel ricordare le due vittime -. La polizia si muove alla velocità della vita. Questa corsa è la variegata essenza della nostra attività. Talora ci si scontra con la realtà e la vita si ferma. Matteo e Pierluigi si erano già distinti per la loro capacità di arrivare prima salvando la vita di un giovane che voleva lanciarsi nel vuoto. Questa è l’autentica essenza del nostro agire quotidiano. La forte partecipazione è l'attestato alle famiglie ma anche un ringraziamento per il nostro sevizio. Grazie. Il dolore è inevitabile, arrendersi sarebbe per sempre. Ringrazio la volante e saluto la Volante 2, come erano Matteo e Pierluigi soliti iniziare il servizio: dormite sonni tranquilli qui ci siamo noi".

ORE 12.25 Al termine dell'omelia, invitati i fedeli a scambiarsi un segno di pace, il vescovo di Trieste monsignor Crepaldi è sceso dall'altare e ha raggiunto la prima panca, dove siedono i familiari dei due agenti uccisi. Il vescovo si è trattenuto a parlare con loro poi è tornato sull'altare per riprendere la messa.

ORE 12.12 La messa prosegue tra la commozione dei presenti. Tra questi, anche il ministro all'Interno Luciana Lamorgese, che non ha trattenuto le lacrime davanti ai due feretri.

le lacrime del ministro Lamorgese (Bruni)
le lacrime del ministro Lamorgese (Bruni)

ORE 12 "Carissimi Matteo e Pierluigi, prima che lasciate questa città è bene che sappiate un'ultima cosa. Per un caso fortuito, un giorno della settimana scorsa, di primo mattino, ho incontrato i genitori di Matteo davanti al palazzo della Curia vescovile. Ieri pomeriggio, quando siete giunti in Questura, ho incontrato i genitori di Pierluigi. Ci siamo abbracciati e, mentre confidavo che, come vescovo, mi ero particolarmente dedicato a pregare per voi e per loro, estrassi dalla tasca la corona del rosario che porto sempre con me e la donai alle vostre mamme.

Loro, con le lacrime agli occhi come la Mater dolorosa ai piedi del Figlio crocifisso, dopo avermi ringraziato, mi hanno detto: "Noi abbiamo tanta fede" - ha aggiunto il vescovo -. Questa singolare confessione delle vostre mamme mi ha molto colpito ed è stata per me come una testimonianza vivissima che mi ha fatto capire che il buio tenebroso della vostra morte che aveva avvolto tutti e tutto era stato squarciato dalla luce, pur tenue e tenera, di una stella, la stella della fede. La stella della fede che non lascia soli e abbandonati perché intreccia le nostre mani doloranti a quelle del Dio Crocifisso; la stella della fede che consola e sostiene perché insegna che con Dio possiamo vincere il male che degrada e uccide la vita; la stella della fede che aiuta ad andare avanti nonostante tutto perché, nel mistero della comunione dei santi, ci permette di restare uniti ai nostri cari, sapendoli in compagnia del Signore e finalmente nella pace; la stella della fede che ammonisce che senza la luce del Dio che ama e perdona, che orienta e salva, la vita sulla terra rischia il peggiore degli inferni.

La folla davanti alla chiesa di piazza Sant'Antonio (Silvano)
La folla davanti alla chiesa di piazza Sant'Antonio (Silvano)

Mentre meditavo sulla stella della fede che ha illuminato anche il vostro percorso di vita, mi è venuto spontaneo andare con la mente ad un video amatoriale che avevo visionato, prodotto durante una notte mentre stavate facendo il vostro lavoro, dove, con la gioiosa maturità dei vostri trent'anni, invitavate i cittadini di Trieste a dormire tranquilli, perché a vigilare sulla loro sicurezza c'eravate voi che vi definite figli delle stelle. Cari Matteo e Pierluigi - ha concluso - , anche dopo questo addio, per Trieste voi resterete i luminosi figli delle stelle. Trieste vi dice grazie, mentre affida alla materna protezione della Madonna, Stella del mattino, le vostre anime e i vostri cari".

I feretri dei due agenti in chiesa (Bruni)
I feretri dei due agenti in chiesa (Bruni)

ORE 11.50 "Carissimi Matteo e Pierluigi, innumerevoli sono stati gli atti di amore verso di voi che hanno trovato espressione in questi giorni di dolore: dalle preghiere in tutte le chiese cattoliche e delle altre confessioni religiose della città alla partecipata fiaccolata promossa il giorno dopo la vostra uccisione; dalle iniziative messe in atto dal nostro sindaco con il lutto cittadino e la commemorazione in Consiglio comunale alla decisione dell'amministrazione regionale di assegnare un concreto aiuto alle vostre famiglie; dagli attestati di affetto di tantissimi cittadini con l'omaggio di fiori deposti davanti alla facciata del palazzo della Questura ai disegni dei bambini - ha continuato Crepaldi -. In molti di quei disegni, proprio i bambini, con la loro spontanea e innocente intuitività, vi hanno descritto come i nostri angeli. Sono certo che, dopo questo atto di addio, Trieste continuerà a ricordarvi come i suoi angeli e, con lungimiranza umana e civile, vi ha già dedicato un segno a perpetua memoria del vostro sacrificio, che resti come un monito soprattutto per le giovani generazioni, che da voi sono chiamate ad imparare una fondamentale lezione di vita. Questa: a costruire sono gli uomini e le donne pronti al servizio e al dono di sé, mentre a distruggere sono quelli che coltivano la violenza, l'odio e il proprio egoistico interesse".

ORE 11.50 "Trieste vi offre il suo ultimo e affettuoso saluto, mentre resta fisso nella memoria di tutti il 4 di ottobre, festa di san Francesco, Patrono d'Italia, quando una follia omicida, spropositata e crudele, ha privato le vostre giovani vite di un futuro pieno di propositi e progetti - ha detto Crepaldi nella sua omelia -. A rendervi onore ci sono oggi alcune tra le massime autorità dello Stato, della Regione, del Comune che sono qui per darvi il giusto e doveroso riconoscimento per il servizio che avete reso alla Patria con il sacrificio della vostra vita. Dopo quel tragico pomeriggio, la città di Trieste, unita e composta in maniera esemplare, ha allargato le sue braccia, stringendovi in un abbraccio corale, forte e commosso. Un abbraccio che si è allargato ai vostri genitori e familiari, colpiti dal desolante vuoto della vostra scomparsa; un abbraccio che ha coinvolto il signor Questore, i vostri colleghi e amici e le altre forze di polizia, abbraccio reso ricco da una concorde riconoscenza per il loro difficile lavoro, non sempre adeguatamente compreso e valorizzato. Con questo abbraccio, Trieste ha voluto dire a se stessa e agli altri che il suo presente e il suo futuro devono essere nel segno della pace civile, del rispetto reciproco e di una concordia operosa e feconda di bene".

ORE 11.46 Monsignor Giampaolo Crepaldi inizia la sua omelia.

ORE 11.30 Le salme di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego entrano in chiesa tra gli applausi. 

ORE 11.25 I feretri sono arrivati davanti alla chiesa in piazza Sant'Antonio. Anche qui, nonostante la folla, il silenzio è irreale, intervallato ogni tanto da qualche applauso. Intanto lungo le vie si è formato un corteo spontaneo di persone dirette davanti in chiesa.

ORE 11.21 Salutato da un applauso della folla raccolta davanti alla Questura, è partito, in direzione della chiesa di Sant'Antonio, il corteo funebre con le salme di Matteo Demenego e Pierluigi Rotta, gli agenti uccisi il 4 ottobre nel corso di un conflitto a fuoco. I feretri sono stati portati a spalla dagli allievi della scuola agenti dal famedio ai due carri funebri. La Camera ardente allestita in Questura era stata aperta questa mattina visto il grande flusso di persone che ha voluto portare l'ultimo saluto a Rotta e Demenego.

ORE 11.12 I feretri degli agenti uccisi lasciano la Questura tra gli applausi dei tantissimi triestini presenti. In chiesa intanto è giunto anche l'ex ministro della Difesa, Roberta Pinotti, mentre continuano ad arrivare i rappresentanti delle autorità locali, militari, civili e religiose.

ORE 11.03 I feretri di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego non sono ancora usciti dalla sala della Questura. davanti, intanto, la folla sta aspettando la partenza del corteo funebre in un silenzio irreale.

La folla davanti alla Questura in attesa della partenza del corteo funebre (Lasorte)
La folla davanti alla Questura in attesa della partenza del corteo funebre (Lasorte)

ORE 10.54 I familiari dei due agenti uccisi sono giunti nella chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo di Trieste, dove tra poco verranno officiati i funerali solenni. All'interno sono già presenti i sindaci di Trieste, Gorizia e il vicesindaco di Pordenone, accompagnati da una folta delegazione in rappresentanza del territorio. All'esterno, il picchetto d'onore attende i feretri dei due agenti. A breve dovrebbero giungere il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese il capo della Polizia Franco Gabrielli e il presidente della Camera, Roberto Fico.

ORE 10.40 Si stanno ultimando i preparativi davanti e all'interno della chiesa di Sant'Antonio Taumaturgo di Trieste dove tra meno di un'ora verranno celebrati i funerali in forma solenne dei due agenti uccisi in una sparatoria all'interno della Questura, Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, il 4 ottobre scorso. Sono già centinaia i cittadini che si sono radunati nella piazza davanti alla chiesa e all'interno, per stringersi attorno alla Polizia. Nella navata davanti all'altare sono già state collocate diverse corone di fiori tra le quali quella del presidente della Repubblica, dei ministeri dell'Interno e della Giustizia, della Camera e del Senato. All'esterno, sono presenti, fra gli altri, i rappresentanti delle Forze di Polizia, di associazioni di volontariato, Protezione civile e Vigili del fuoco.

ORE 10.20 Partirà attorno alle 11.10, un po' in ritardo rispetto a quanto annunciato, il corteo funebre che dalla Questura si muoverà per raggiungere la chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, dove alle 11.30 il vescovo di Trieste monsignor Giampaolo Crepaldi officerà il rito funebre. Chiuso al traffico veicolare le vie del centro sino alle 13 lungo la direttrice che tocca via del Teatro Romano, largo Riborgo, via San Spiridione, piazza Sant’Antonio Nuovo. È prevista anchea la sospensione temporanea della circolazione veicolare sulle strade laterali che intersecano il percorso del corteo funebre - gestita da agenti delle forze dell’ordine - per il tempo strettamente necessario al transito. Le Rive hanno già iniziato a essere congestionate dal traffico.

ORE 10 Prosegue incessante, in attesa dei funerali solenni, l’omaggio commosso dei cittadini ai due agenti uccisi venerdì 4 ottobre all’interno della Questura di Trieste. Ieri sera le visite alla camera ardente, allestita nel famedio dell’edificio, sono continuate fino alle 2, con centinaia di cittadini che hanno voluto dare l’ultimo saluto a Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. La camera ardente è stata riaperta questa mattina alle 6.30 e il via vai di gente e rappresentanze delle forze dell’ordine è continuo. Sopra alle bare avvolte nel tricolore sono appoggiati due cuscini rossi con i cappelli dei due agenti. Ai lati, il picchetto della polizia in alta uniforme.

L'ingresso della Questura mezzora prima del corteo funebre (Lasorte)
L'ingresso della Questura mezzora prima del corteo funebre (Lasorte)

ORE 9.30 Non ce l'ha fatta a venire ieri a Trieste a rendere omaggio ai due poliziotti uccisi il premier Giuseppe Conte, trattenuto a Roma per il Consiglio dei ministri-fiume finito nelle prime ore del mattino. Oggi, salvo sorprese dell'ultimo minuto, non sarà presente ai funerali per impegni istituzionali inderogabili.

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TRIESTE La città fermerà il suo agitarsi quotidiano, stamattina alle 10.30, per i funerali solenni degli agenti Matteo Demenego e Pierluigi Rotta. Oltre al capo della Polizia Franco Gabrielli, parteciperanno la ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli, il presidente della Camera Roberto Fico, il vicepresidente del Senato Ignazio La Russa.


Ieri la polizia ha scandagliato anche gli angoli più remoti della chiesa, ricorrendo anche alle unità cinofile.

La cerimonia funebre avrà inizio alla chiesa di Sant’Antonio taumaturgo alle 11.30 con l’arrivo dei feretri e si concluderà attorno alle 12.30.



Il Comune di Trieste annuncia la chiusura del traffico veicolare dalle 9 alle 13 lungo la direttrice che tocca via del Teatro Romano, largo Riborgo, via San Spiridione, piazza Sant’Antonio Nuovo. «È prevista la sospensione temporanea della circolazione veicolare sulle strade laterali che intersecano il percorso del corteo funebre - gestita da agenti delle forze dell’ordine - per il tempo strettamente necessario al transito del corteo funebre». Istituita anche un’ampia area di divieto di sosta, circostante la zona in cui si svolgerà la cerimonia e la Questura, per cui si rimanda al sito del Comune.

Il sindaco Roberto Dipiazza ha dato disposizioni per l’esposizione delle bandiere a mezz’asta in segno di lutto. «Il sindaco - si legge in una nota del Comune - rivolge inoltre un invito ai cittadini e ai titolari delle attività commerciali a partecipare alle esequie».


Ma le manifestazioni di solidarietà e dolore interessano tutta Italia. Il sindaco di Vicenza Francesco Rucco ha decretato a sua volta le bandiere a mezz’asta. Ieri sera a Piacenza si è tenuta invece una fiaccolata in ricordo degli agenti. Ha dichiarato il questore piacentino Pietro Ostuni: «Quando qualcuno in divisa muore è una sconfitta per tutto lo Stato, l’Italia deve essere degna del sacrificio di questi ragazzi che hanno servito la loro patria fino alla fine e il pensiero va ai 240 giovani poco più che 20enni che stanno frequentando la Scuola Allievi a Piacenza e che presto saranno in servizio effettivo: loro sono il nostro futuro».

A Bologna per stamane è prevista invece una messa nella chiesa di San Giovanni Battista dei Celestini, nella piazza omonima poco lontano dalla Questura. Ieri a Torino è stata celebrata una messa nella chiesa di San Lorenzo, seguita da una fiaccolata. La Regione Piemonte, invece, invierà il suo gonfalone alla cerimonia di Trieste. Il Comune di Pozzuoli, città da cui proveniva Pierluigi Rotta, ha proclamato per oggi il lutto cittadino. Il sindaco Vincenzo Figliolia sarà oggi a Trieste assieme al gonfalone della città. — 



 

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