Trieste a quota 22 mila stranieri Sono il 9 per cento dei residenti

Aumento rispetto a sei anni fa, quando erano sette ogni cento abitanti  Nuovi arrivi soprattutto dalla Romania. Rappresentati 133 Paesi del mondo



Il tema delle migrazioni è divenuto ormai centrale nel dibattito della scena politica tanto internazionale quanto locale. “Tutto il mondo è paese” è il libro-guida redatto dal sindacato Spi-Cgil, che vuole mettere a disposizione uno strumento utile per la comprensione del fenomeno migratorio. La ricerca è stata presentata nella sala polifunzionale dell’Itis con gli interventi di Adriano Sincovich, segretario generale dello Spi Cgil, Antonella Bressi, esponente della Cgil, Gianfranco Schiavone, presidente dell’Ics, Michele Piga, segretario generale Cgil Trieste, e Mina Cilloni, segretario dello Spi Cgil nazionale.

Secondo i dati basati su uno studio dell’Ires e aggiornati al primo gennaio del 2018, nella provincia di Trieste risultano quasi 22.000 i cittadini stranieri residenti, principalmente nella fascia d’età tra i 30 e 34 anni e provenienti da 133 Paesi diversi, pari a poco più del 9% della popolazione. Un numero in deciso aumento rispetto al 2012, quando erano meno di 17.000 cioè il 7,2% dei residenti, e che sta crescendo con ritmi abbastanza costanti negli ultimi anni. Sempre negli ultimi sei anni, sono sensibilmente aumentate le acquisizioni annuali della cittadinanza italiana da parte di stranieri, passate da 334 a 946, e nel complesso giunte a oltre 3.600. L’aumento degli stranieri, che si è osservato in particolare nel 2017, pari a 1.124 unità, è dipeso in buona parte dalle dinamiche migratorie relative a quattro Paesi: Romania (+149 unità), Afghanistan (+106), Pakistan (+275) e Iraq (+136, da 47 a 183).

Storicamente, comunque, il primo paese di provenienza degli stranieri residenti in provincia di Trieste risulta sempre essere la Serbia (21,1% del totale), seguita dalla Romania (14,2%), dalla Croazia (6,1%) dal Kosovo (5,5%) e dalla Cina (4,8%). Da notare inoltre che la componente albanese risulti poco rilevante, solo il 2,8% contro il 9% regionale e nazionale, e che, per quanto riguarda le donne, l’Ucraina sia il quarto paese di provenienza, un dato dovuto all’elevato tasso di invecchiamento della popolazione e alla conseguente domanda di assistenza agli anziani.

Il 96% degli stranieri in provincia si concentra nella città capoluogo - in particolare nelle due circoscrizioni di Barriera Vecchia-San Giacomo e Città Nuova-Barriera Nuova-San Vito-Città Vecchia -, che è anche il comune del Friuli Venezia Giulia dove vive il maggior numero assoluto di cittadini stranieri, con un’incidenza proporzionale però inferiore a Monfalcone (22%), Udine (14%) e Pordenone (13,8%). La media regionale è pari all’8,8%, di poco superiore al dato nazionale (8,5%). —



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