Trieste, a marzo entrerà in servizio un «autobus del mare»

L’Autorità portuale annuncia che tra due mesi e mezzo partirà un collegamento fisso in concomitanza con il via alla mostra sul Lloyd Triestino che anticiperà il Museo
Maestre e alunni sulla littorina che percorreva un tratto del Porto vecchio durante la Barcolana
Maestre e alunni sulla littorina che percorreva un tratto del Porto vecchio durante la Barcolana

TRIESTE Porto vecchio comincerà a diventare un rione di Trieste già da marzo, fra due mesi e mezzo. È stato il commissario dell’Autorità portuale Zeno D’Agostino, pur a Trieste da dieci mesi soltanto, a suonare la carica. «La gente - ha sottolineato - è stanca di aspettare e ha bisogno di vivere il Porto vecchio già oggi senza attendere nemmeno lo spostamento del Punto franco. Nel Porto nuovo, per fare un parallelo abbiamo annunciato l’ampliamento del Molo Settimo e fatto partire proprio in questi giorni i lavori per la Piattaforma logistica. Ma per ampliare gli spazi a disposizione non potevamo certo attendere il completamento di questi progetti e allora abbiamo creato uno shuttle ferroviario con l’interporto di Fernetti: una decisione presa e concretizzata nel giro di poche settimane. È necessario ottimizzare l’esistente, non si possono fare progetti tipo porto off shore (quello di Venezia, ndr.). Similmente bisogna agire anche in Porto vecchio».

Ed è proprio quanto anche l’amministrazione comunale ha già deciso di fare. «Dall’inizio di marzo dunque - ha annunciato ieri il sindaco Roberto Cosolini - il Porto vecchio sarà collegato con un servizio di trasporto pubblico alla città». Non più dunque eventi circoscritti, come lo sono stati quelli legati all’ultima Barcolana, ma soluzioni permanenti, tanto da ipotizzare la creazione di una nuova linea di servizio urbano. L’ipotesi considerata più suggestiva sarebbe quella del treno, ma Porto vecchio e Porto nuovo non sono più collegati e la Littorina riattivata per qualche settimana lo scorso ottobre percorreva soltanto 1.100 metri. Scomoda e costosa la via marittima, più agevole dunque pensare ad un autobus, un «bus del mare», l’ha definito a margine lo stesso Cosolini, che da Campo Marzio potrebbe penetrare dentro Porto vecchio e raggiungere perlomeno la zona del Polo museale dove ci sono la Centrale idrodinamica, la Sottostazione elettrica e il Magazzino 26.

A partire dal 5 marzo dunque il bus del mare potrebbe portare triestini e turisti a visitare la grande Mostra sul Lloyd Triestino che si inaugurerà proprio quel giorno alla Stazione idrodinamica e che rimarrà aperta fino ad ottobre. Il servizio di ideazione, progettazione e curatela della mostra è stato affidato dal Comune alla Thalia sas di Maurio Eliseo&c che entro il 23 dicembre deve presentare la proposta corredata da: descrizione sala per sala, elenco preliminare degli oggetti da esporre, pianta delle sale con la disposizione degli elementi e l’indicazione del numero di quinte, basi, vetrine o altri espositori speciali, descrizione del percorso espositivo per il pubblico. Consulenti della mostra per il Comune sono oltre a Maurizio Eliseo, gli storici Giulio Mellinato e Sergio Vatta. La mostra sarà anche il primo tassello per il grande Museo del mare per il quale potrebbe partire presto lo studio di fattibilità e che dovrebbe coinvolgere anche la Sottostazione elettrica, il Magazzino 26 e uno sbocco a mare anche con il pontone galleggiante Ursus. «Già a fine gennaio però - ha annunciato Cosolini - partiranno alla Centrale idrodinamica una serie di incontri centrati sul rapporto tra la città, il porto e la marineria. Perché Trieste diventi da città sul mare a città di mare».

La parte museale sarà solo un settore del Porto vecchio. Sta ora all’advisor approfondire e sviluppare i settori marittimo, turistico, ricettivo, direzionale, portuale, diportistico, residenziale e altro ancora.

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