Trieste, a Cattinara il primo passo della maxi riqualificazione

TRIESTE Iniziano le “grandi manovre” in vista della maxi ristrutturazione dell’ospedale di Cattinara. Entro ottobre cinque piani della Torre medica dovranno essere a disposizione della cooperativa di costruzioni Clea, capogruppo di un’associazione temporanea di imprese, con la quale il 6 aprile scorso l’Asuits ha firmato il contratto d’appalto.
I piani da rendere liberi sono quelli dall’undicesimo al quindicesimo. Così, nei giorni scorsi, si è provveduto al trasferimento di un primo reparto. La Struttura complessa della Clinica ortopedica, che finora occupava il tredicesimo piano e metà del quattordicesimo della Torre medica, con un totale di 37 letti, è stata trasferita all’undicesimo piano della Torre chirurgica, rimasto vuoto dopo l’intervento di sostituzione dei serramenti nel 2015.
«Dopo la firma del contratto per l’esecuzione dei lavori - spiega Lucia Pelusi, direttore del Presidio sanitario del Maggiore e di Cattinara - bisogna consegnare all’impresa i piani interessati dagli interventi, per poter passare alla fase operativa.
I piani alti delle Torre medica, dall’undicesimo al quindicesimo, una volta liberati saranno sottoposti ai lavori nell’arco di 18 mesi. Per arrivare nel modo più adeguato a questi trasferimenti - aggiunge - che, come si può immaginare, sono molto complessi, perché riguardano pazienti, medici, infermieri, laboratori, ambulatori e strutture, abbiamo da tempo avviato incontri con gli operatori dei reparti coinvolti per fare le scelte giuste».
Per questo i prossimi reparti che verranno trasferiti sono ancora oggetto di verifiche e approfondimenti, anche con riguardo alla disponibilità del personale nell’attuale periodo legata alle ferie.
In ogni caso «sul piano sostanziale dell’assistenza medica non ci sarà alcuna novità di rilievo - sottolinea Pelusi - ma è facile capire come per noi, sul piano organizzativo e logistico, l’operazione rappresenti un evento complesso e delicato».
Fra ottobre e novembre partiranno dunque i grandi lavori nei cinque piani più alti della Torre medica, e parallelamente si aprirà il cantiere per la costruzione del Pronto soccorso “provvisorio”, che sarà collocato per tre anni (ma diverrà operativo nell’ottobre 2018) nel piazzale antistante l’ospedale e collegato alla piastra radiologica, prima di trovare sede definitiva nelle torri.
«Va considerato - conclude la responsabile del Presidio - che un ospedale grande come quello di Cattinara è in realtà una cittadina, con una molteplicità di situazioni. Tutti gli spostamenti vanno perciò affrontati con la massima attenzione».
Guardano alla maxi ristrutturazione nel suo complesso, il cronoprogramma degli interventi prevede in totale sei anni di lavori, da concludere entro il novembre 2023.
Il progetto vale 140 milioni e si fonda sul rifacimento delle due torri e della sottostante piastra servizi, che ospita Pronto soccorso, Radiologia e ambulatori. Fra le torri ne sorgerà una terza - della stessa altezza ma di minore ampiezza - che fungerà da collegamento fra i due corpi principali, uniti ai piani della diagnostica, dell’emergenza e dell’interventistica. Non connessi saranno invece i piani della degenza.
Più bassa si presenterà la nuova sede del Burlo, del quale le sale operatorie, la terapia intensiva, l’area emergenza e accoglienza saranno allo stesso livello e comunicanti con quelle delle torri. Nuovo sarà anche il padiglione servizi, che conterrà quattro piani di parcheggi, spogliatoi, magazzini oltre a quattromila metri quadrati di laboratori.
Il progetto di riqualificazione non prevede poi solo la costruzione del Burlo, ma anche la presenza di nuove strutture che ospiteranno il Dipartimento di Medicina dell’Università, collegando fisicamente assistenza, didattica e ricerca, attraverso la realizzazione di aule, laboratori e una foresteria, che daranno vita a un vero e proprio campus nell’area sud di Cattinara.
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