Trieste, 60 anni di amicizia al “pranzo della matura” dell'Oberdan
TRIESTE Compagni di classe rimasti sempre in contatto da 60 anni, con un’amicizia capace di consolidarsi nel tempo. Dopo il diploma per molti ragazzi le strade si dividono, inevitabilmente, ma non è stato così per la classe della sezione C del liceo Oberdan, che venerdì 3 luglio ha festeggiato il 60° anniversario dei “Pranzi della matura”, inaugurati dal gruppo nel lontano 1960 e organizzati da allora senza sosta, ogni anno.
L’inizio
«Le prime volte si trattava di una cena, per proseguire poi in discoteca, col passare del tempo gli incontri sono diventati pranzi - spiega Paolo Venturini - e si sono aggiunti i rispettivi partner, ritrovi sempre preceduti da qualche appuntamento culturale, come la visita a un museo o a una mostra. La cosa ci piace così tanto, che negli ultimi anni abbiamo aggiunto anche una “riunione autunnale”, che si svolge in ottobre». Anno dopo anno ognuno ha raccontato i propri traguardi lavorativi e personali, come Dino Battagliarini, per 33 anni speaker all’ippodromo di Montebello: «Vederci e parlare di come sono cambiate le cose è ormai una bella abitudine – commenta –. Certo si torna indietro con i pensieri anche alla gioventù, a quando eravamo spensierati, a quando oltre allo studio si andava a ballare, di pomeriggio, al ferroviario in piazza Vittorio Veneto, alla Marinella o alla Bottega del Vino». «E a distanza di tanto tempo restano sempre indelebili alcuni ricordi che risalgono anche ai tempi dei banchi di scuola – aggiunge Paolo Macor –, come quelli dei vari professori che ci hanno accompagnato negli anni di studio. Su alcuni abbiamo ancora la memoria di tanti aneddoti divertenti».
La decisione
Subito dopo l’esame di maturità gli incontri non sono stati sempre così puntuali. «Poi – prosegue Macor - ci siamo visti tutti in occasione del funerale di un nostro compagno, ci siamo guardati, abbiamo parlato e da quel momento non ci siamo mai fermati. Un momento triste, che però ci ha fatto riflettere e ci ha portato a capire quanto era importante continuare a mantenere i contatti».
Il gruppo allargato
Già dopo qualche anno di ritrovi, è arrivata la decisione di includere anche i rispettivi compagni. «Rivedersi è sempre un piacere – commenta Giuliana Apollonio –, si parla dei vecchi tempi e in generale si chiacchiera insieme un po’ di tutto, perché ormai non è solo una classe, ma un grande gruppo di amici».
Le foto
Venturini, come altri, ha conservato la prima foto scattata insieme, dove si vedono tutti immortalati fuori dalla scuola, sorridenti ed eleganti. Altre immagini risalgono agli anni dopo, quando il gruppo si è allargato, e anche venerdì è arrivato lo scatto di rito, per celebrare l’anniversario dei 60 anni. «E non ci fermiamo qui – assicura qualcuno –: continueremo a trovarci ancora, perché pensiamo che sia un’iniziativa unica e speciale, che vale la pena proseguire». —
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