Trieste, 50 baracche da abbattere al Silos VIDEO E FOTO

Prosegue la rimozione dei bivacchi allestiti dai profughi nel grande edificio attiguo alla stazione ferroviaria, che è già stato recintato. A giorni il completamento dell’operazione
Lasorte Trieste 22/02/16 - Silos, Lavori di smantellamento baracche
Lasorte Trieste 22/02/16 - Silos, Lavori di smantellamento baracche

TRIESTE Entro pochi giorni saranno conclusi gli interventi di pulizia e messa in sicurezza del Silos, la struttura che per lunghi mesi ha fatto da bivacco a decine di profughi afghani e pachistani approdati a Trieste in cerca di fortuna. Gli operai in tuta bianca, guanti e mascherine stanno togliendo le baracche costruite abusivamente sotto le volte del fatiscente complesso, circa una cinquantina, e rimuovendo l’enorme quantità di spazzatura che si è accumulata in tutto questo periodo. Sono ben quattro i container preparati per raccogliere i materiali utilizzati dai migranti per costruire i rifugi.

Pulizia al Silos, demolite le baracche dei migranti

Il Silos, l’edificio che si trova a fianco della Stazione ferroviaria, dunque nel cuore del centro cittadino, ora è stato transennato in modo da evitare ulteriori emergenze. Tra qualche giorno, stando a quanto si apprende dall’assessorato alle Politiche sociali del Comune, saranno installati anche alcuni cartelli specifici che serviranno sia a segnalare il divieto di accesso per chiunque, come da delibera del sindaco Roberto Cosolini, sia a fornire indicazioni ai migranti in caso di nuovi arrivi. Si tratterà di cartelli multilingue (quelle più diffuse tra i richiedenti asilo) con indicazioni sugli uffici a cui rivolgersi.

La situazione profughi, dopo mesi di criticità, al momento appare sotto controllo. «Adesso a Trieste non ci sono problemi di posti - spiega l’assessore comunale al Welfare Laura Famulari - perché in questo ultimo periodo i trasferimenti sono stati superiori agli arrivi. A inizio settimana risultavano presenti 830 persone, tutte alloggiate nelle strutture di accoglienza cittadine. Siamo quindi in una condizione di quasi normalità - afferma ancora l’esponente della giunta Cosolini - ma dobbiamo sempre tenere alta l’attenzione».

«Esprimo apprezzamento per un sistema, quello dei trasferimenti, che sta funzionando. Si deve continuare in questa direzione - conclude la responsabile delle Politiche sociali del Comune - perché solo in questo modo è davvero possibile ridurre il numero dei richiedenti asilo in città. Un numero che resta comunque sempre troppo elevato».

(g.s.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo