Trenitalia salva gli Intercity per Roma

Confermati anche i collegamenti con Napoli. Penalizzate le tratte regionali con 11 stazioni cancellate. L’ira dei pendolari
Di Elena Placitelli

TRIESTE. Treni invernali, incrementata la lunga percorrenza ma piangono le tratte locali. Non era scontato il mantenimento degli Intercity da Trieste per Roma e Napoli che, insieme alle nuove Frecce per Milano e Roma, rappresenta l'incremento sulla lunga percorrenza apportato dall'orario invernale dei treni, in vigore dal 15 dicembre. Ma il servizio subisce un pesante contraccolpo sulle tratte regionali, che vedono cancellate undici stazioni. Si tratta di Capriva, Mossa, Redipuglia, Lumignacco, Risano, Santo Stefano Udinese, Santa Maria la Longa, Sevegliano, Strassoldo, Palazzolo dello Stella e Muzzana del Turgnano. In queste due ultime stazioni, in particolare, sono già state attivate procedure per un servizio alternativo su gomma, mentre nelle altre si cercano soluzioni simili. Pesanti dunque gli effetti dell'introduzione del nuovo orario cadenzato, su cui l'assessore Maria Grazia Santoro però mette le mani avanti: «Tale modalità di orario – dichiara - consegue nella nostra Regione all'approvazione da parte della giunta Tondo del nuovo Piano regionale del Trasporto pubblico locale intervenuta con decreto il 15 aprile 2013. Un piano che individua anche le stazioni per le quali, data la scarsa affluenza di viaggiatori, si provvederà, dal prossimo cambio di orario, alla temporanea esclusione dal servizio ferroviario».

Non si escludono cambi di rotta, tant'è che la Regione ha attivato l'indirizzo email “cadenzato@regione.fvg.it” per monitorarne gli effetti: «Premesso che ogni scelta sugli oltre 220 treni che quotidianamente transitano sul territorio regionale è sempre possibile – aggiunge Santoro - la Regione ha voluto prestare attenzione alle esigenze dell’utenza e, pur operando sulla base di vincoli di sistema, le scelte che verranno poste in essere a partire dal 15 dicembre saranno accompagnate da un adeguato monitoraggio e sperimentate nel primo periodo di attuazione del servizio per valutarne la effettiva adeguatezza». L'assessore sottolinea pure che «la nuova modalità di orario cadenzato porta ad una semplificazione del sistema, ad un miglioramento degli interscambi tra servizi nei nodi e ad una facile memorizzazione degli orari dei treni, che passano sulle stazioni sempre allo stesso minuto all'interno dell'ora (a Udine le partenze verso Pordenone/Venezia al minuto 7 per i treni veloci e al minuto 31 per quelli più lenti, le partenze da Trieste verso Venezia - via Portogruaro - al minuto 15)».

Ma intanto regna il pessimisimo tra i pendolari. Eccezion fatta per un'offerta ampliata sulla tratta Trieste–Udine, il Comitato dei pendolari lamenta un peggioramento della situazione. Ad avere la meglio rimane la lunga percorrenza. Se la trattativa tra Regione e ministero ha salvato gli Intercity con orari modificati (da Roma si partirà all'andata alle 7.21 anziché alle 7.04 e alle 11.57 anziché alle 13.01 e al ritorno alle 10.53 anziché alle 10.32 con proseguimenti per Napoli in entrambe le direzioni), come anticipato nei giorni scorsi, entreranno in circolazione il Frecciargento Trieste–Roma (partenza alle 6.45 e arrivo a Termini alle 12.10 con ritorno dalle 16.35 alle 21.46) e la Frecciabianca Trieste–Milano, che all'andata partirà alle 6.16 per arrivare a destinazione alle 10, al ritorno alle 19.35 per giungere a Trieste alle 23.29.

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