Treni soppressi nel Fvg il ministro Matteoli: solo tratte poco usate
Per il ministro il Friuli Venezia Giulia è ben servito dalle ferrovie. L’assessore regionale Riccardi concorda e aggiunge: adesso puntiamo su puntualità e pulizia con i nuovi convogli
TRIESTE «Eventuali limitazioni di tratte in Friuli Venezia Giulia sono state decise solo alla luce di basse frequentazioni riscontrate su certe linee ma, comunque la clientela friulana dispone di molteplici soluzioni alternative di viaggio con interscambio nella stazione di Venezia-Mestre». Lo ha affermato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli quasi a far intendere come sia naturale o comunque sia conseguenza diretta del mercato il fatto che certe linee e certi servizi italiani si fermino a Mestre senza raggiungere l’estremo lembo Nordorientale d’Italia.
La presa di posizione di Matteoli è avvenuta a seguito di un’interrogazione presentata dal senatore del Pdl Ferruccio Saro che aveva posto all’attenzione del ministro «la scommessa dei collegamenti ferroviari ancora più necessari anche in vista dei lavori sull’autostrada A4 per la realizzazione della terza corsia». Saro aveva sottolineato come «i link di ultima generazione siano indispensabili per non tagliare fuori l’euroregione Friuli Venezia Giulia dalla competizione con gli altri Paesi». Infatti nelle ultime settimane una serie di allarmi si sono accavallati, in vista del nuovo orario invernale di Trenitalia che entrerà in vigore domenica, prima per la temuta soppressione, alla fine scongiurata, del treno notturno Trieste-Lecce e poi per il fatto, questo reale, che sia stato effettivamente cancellato l’ultimo tratto del Trieste-Napoli che giungerà solo fino a Roma.
Matteoli ha anche ricordato che programmazione e gestione dell’offerta dipendono dalla Regione i cui rapporti con Trenitalia sono regolati, al pari delle altre regioni, da un contratto di servizio. E sostanzialmente d’accordo con le considerazioni del ministro si dice l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti, Riccardo Riccardi. «Sulle linee a lunga percorrenza - afferma Riccardi - non ho notizia di soppressioni sostanziali. Non si può d’altronde nemmeno pensare oggi di tenere in piedi servizi per i quali non ci sia perlomeno un parziale ritorno dal mercato. Gli stessi collegamenti diretti con Roma e con Milano non riuscirebbero ad autosostentarsi economicamente se non intervenisse la Regione».
Sono altre ora le sfide, secondo Riccardi, nell’interesse dei passeggeri e dei cittadini. «Riguardano - precisa l’assessore - la puntualità e la pulizia. Sono sfide che riusciremo a vincere con il rinnovo del parco rotabile che prevede l’entrata in servizio complessivamente di dodici nuovi treni tra la fine del 2011 e l’inizio del 2012». (s.m.)
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