Treni regionali, primo incontro con Ntv
TRIESTE. Primo contatto tra la Regione autonoma e Ntv, la compagnia ferroviaria concorrente di Trenitalia sull’alta velocità, che non disdegna di cimentarsi in prospettiva anche nel trasporto locale. Dunque, mercoledì romano “bifronte” per l’assessore Riccardi, che prima ha parlato con il leader delle Fs Mauro Moretti per capire la portata degli annunciati tagli ai servizi regionali, poi si è visto con Giuseppe Sciarrone, amministratore delegato di Ntv. Con Sciarrone, ha precisato Riccardi, i termini del colloquio sono stati piuttosto generici, come è scontato attendersi da un primo incontro: il manager di Ntv ha manifestato interesse per il mercato friulo-giuliano (ricordiamo che in autunno il treno “Italo” toccherà Venezia), ma questo interesse dovrà confrontarsi con una serie di condizioni basilari, che vanno dalla disponibilità del materiale rotabile a quella della rete. Quindi, parola d’ordine prudenza.
Ma nulla è casuale. Al convegno Fit-Cisl sulla mobilità regionale, tenutosi ieri a Trieste, Riccardi ha ricordato due scadenze: entro la fine dell’anno il bando di gara europea per il trasporto su rotaia, entro l’aprile 2013 il bando di gara europea per il trasporto su gomma. E saranno gare uniche per l’intero territorio regionale. In complesso fischieranno corrispettivi per circa 160 milioni di euro. Orecchie alzate, allora, tra i relatori e gli astanti. E tra i relatori, a sostituire l’ad Soprano, c’era il responsabile del trasporto regionale Trenitalia, Francesco Cioffi, anch’egli piuttosto circospetto: l’obiettivo primario diell’azienda ferroviaria pubblica è la profittabilità delle operazioni, l’esperienza di Trenord (Trenitalia+Ferrovie Nord) in Lombardia si è rivelata positiva, per il Friuli Venezia Giulia vedremo.
Su come impostare i criteri dei bandi di gara, il dibattito si è animato. Debora Serracchiani, europarlamentare e segretario regionale del Pd, ha sollecitato attenzione per occupazione, innovazione, intermodalità e ha lamentato la latitanza di Trenitalia in materia di trasporto merci.
Silvano Barbiero, presidente dell’Anav Fvg (e presidente dell’udinese Saf), ha sottolineato la qualità del servizio in regione e la volontà aggregativa delle quattro realtà che oggi gestiscono il “tpl”. In platea sedeva un’ampia rappresentanza delle società coinvolte: Paparo e Luccarini per Trieste Trasporti, Polli per la goriziana Apt, Zottis per Saf, Milanese per la pordenonese Atap.
Sui lavori del convegno aleggiava la preoccupazione dei tagli alle linee ferroviarie regionali paventati da Moretti. Per il Friuli Venezia Giulia, che gestisce in proprio il budget, il problema sembra limitato a 4-5 coppie di treni, i cosiddetti “indivisi”, ovvero quei servizi interregionali rimasti fuori dalle specifiche assegnazioni territoriali. In pratica l’intero Nordest - Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, le province autonome di Trento e Bolzano - è interessato alla questione. Su un totale di 130-140 treni che ogni giorno viaggiano in regione, una decina di convogli è un dossier da tenere sotto controllo (dal punto di vista economico la quota a carico del Friuli Venezia Giulia, secondo i calcoli di Riccardi, ammonterebbe a 2 milioni). Ma, ha osservato l’assessore in curiosa sintonia con Moretti, non si può sparare su Trenitalia quando le vengono tagliate risorse: a presto le regioni andranno in pressing sul governo.
In una mattinata dal denso menu non è mancato lo spunto più squisitamente sindacale, con riguardo al contratto “unico”, tema caro agli esponenti della Fit Cisl (ha concluso i lavori il segretario nazionale Giovanni Luciano), ma assai meno sentito dalle aziende, che per bocca di Barbiero hanno ribadito fiere perplessità.
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