Treni dei pendolari, arriva la proroga
Pronta la proroga del contratto tra Regione e Trenitalia per il trasporto dei pendolari in Friuli Venezia Giulia. Ieri l’assessore alle Infrastrutture Mariagrazia Santoro ha incontrato a Roma il neo direttore della Divisione passeggeri della società, Orazio Iacono. L’intesa, che vale complessivamente oltre 40 milioni di euro annui e che era scaduta lo scorso 31 dicembre, consentirà alla giunta Serracchiani di assicurare il servizio per i prossimi mesi, in attesa dell’affidamento al gestore unico con il nuovo bando di gara europeo per il Tpl su ferro. «Durante la riunione abbiamo definito gli ultimi dettagli del documento», fa sapere Santoro a fine giornata. Da Trenitalia, come rende noto l’assessore, anche garanzie di maggior impegno con gli utenti per alzare il livello di qualità e arginare il più possibile soppressioni e ritardi, oltre che a offrire una comunicazione più puntuale su arrivi, partenze o eventuali cambi di orari. «Ci attendiamo condizioni più adeguate – ha spiegato Santoro – perché i numerosi disservizi segnalati e che abbiamo riportato ai vertici non sono stati ritenuti più accettabili».
Sono oltre 20 mila i passeggeri che, in tutto il Friuli Venezia Giulia, si muovono quotidianamente in treno. Una svolta nei servizi è attesa da tempo. Con il cambio di dirigenza in Trenitalia l’assessore auspica innanzitutto «un nuovo corso» nelle relazioni con i cittadini. Il primo passo tra pochi giorni, con il faccia a faccia programmato per 30 gennaio nella sede della Regione a Udine tra la società, Rfi e i comitati. «Sarà presente pure il neo direttore – anticipa l’assessore – perché la soddisfazione di tutta l’utenza deve diventare uno degli elementi portanti dell’intero servizio ferroviario in Friuli Venezia Giulia, che deve essere migliorato».
Si avvia a una soluzione pure l’annosa questione degli otto elettrotreni Caf-Civity che la Regione aveva acquistato nel 2012. Un’operazione da 48 milioni di euro per le casse pubbliche che, al momento, non ha portato alcun beneficio per i viaggiatori: i mezzi, ancora sottoposti alle procedure di collaudo tecnico da quanto si è saputo, non sono stati mai utilizzati. Il tema è stato posto con forza proprio da Santoro nel corso della riunione di ieri a Roma con il direttore Iacono. «Su questo punto Trenitalia attuerà tutte le possibili azioni che contengano le tempistiche delle fasi rimanenti alla messa in circolazione dei mezzi», rileva l’esponente dell’esecutivo. Dopo l’omologazione, stando a quanto si sono detti ieri le due parti, la società dovrà prendere subito in carico i convogli e li impiegherà per i trasporti quotidiani all’interno della rete regionale. «Ci sarà una collaborazione concreta tra Trenitalie e Rfi, per quanto di competenza – afferma sempre l’assessore – affinché le prove che si rendono necessarie continuino nel modo più spedito possibile. Si deve accelerare». Santoro, in giornata, ha preso parte anche alla commissione Infrastrutture delle Regioni nella sede romana della Basilicata: al centro soprattutto le normative nazionali sul trasporto pubblico, compreso il piano aeroporti «in cui – rimarca la responsabile dei trasporti della giunta – si conferma la vocazione nazionale dello scalo di Ronchi dei Legionari. Siamo presenti nei tavoli che contano dove si prendono le grandi decisioni».
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