Tredici contagiati in Fvg, scoperto un terzo ceppo. In 4 fuori dall’isolamento

Sono 149 le persone poste in quarantena. Ieri sera un nuovo caso di positività: si tratta di un residente nell’area udinese non collegato ai due focolai già noti
Lasorte Trieste 28/02/20 - Stazione Ferroviaria, Viaggiatori arrivato con Treno da Venezia delle 11.44, Mascherine
Lasorte Trieste 28/02/20 - Stazione Ferroviaria, Viaggiatori arrivato con Treno da Venezia delle 11.44, Mascherine

TRIESTE Tredici contagiati scoperti in 48 ore, primo caso di Comune “chiuso per virus” e intanto il numero di persone poste in quarantena ha superato quota 149. Cominciano a diventare rilevanti i numeri dell’emergenza coronavirus in Friuli Venezia Giulia. Il primo caso di positività al Covid-19, un 50enne impiegato goriziano, era stato confermato dal test di laboratorio alle 20 di sabato. Da quel momento è stata un’escalation.

Cinque nuovi casi: salgono a 13 i contagiati in Fvg. Tra questi un assessore di Remanzacco. In quarantena 149 persone
La riunione sul coronavirus (profilo twitter di Riccardo Riccardi)


Nella notte tra sabato e domenica quattro casi positivi, un triestino e tre udinesi, tutti docenti universitari che avevano contratto il virus partecipando a un convegno dell’Associazione italiana di ingegneria agraria all’ateneo di Udine il 21 e 22 febbraio: una scoperta a cui si è giunti ricostruendo la filiera dei contatti avuti nei giorni precedenti da un docente piemontese che aveva partecipato al convegno, poi era tornato a casa ed era stato sottoposto al test, risultando contagiato. Il sesto positivo era stato un altro goriziano, un collega del 50enne. Poi altri due test positivi a Trieste contagiati dal docente che aveva partecipato al convegno di Udine.

Un convegno all’ateneo friulano all’origine dei casi a Trieste e Udine
Il Palazzo in cui si è svolto l'incontro da cui ha avuto origine il contagio


Proprio il ceppo “universitario” è quello che finora ha prodotto più contagi. La giornata di ieri si è aperta con altri quattro casi: un contagiato residente a Udine e altri tre nell’hinterland e precisamente nella zona di Remanzacco dove a risultare positivi sono stati un assessore comunale, Giorgio Bevilacqua, la moglie, che aveva partecipato al convegno di Udine, e un altro parente. Precauzionalmente tutti gli esponenti della giunta retta dal sindaco Daniela Briz si trovano ora in isolamento domiciliare. Identica precauzione per i consiglieri di maggioranza, il segretario comunale e quattro dipendenti. Nessuno di loro mostra sintomi e non sono stati sottoposti a tampone. Chiusi al pubblico gli uffici.

Scuole e università restano chiuse. Stretta per chi visita i parenti in ospedale
Scuole chiuse per coronavirus a Trieste (Silvano)


In serata la scoperta dell’ulteriore caso nell’area udinese. A differenza degli altri, riconducibili al ceppo goriziano o a quello “universitario”, il 13esimo caso è riconducibile a un terzo ceppo che non era ancora emerso ed è slegato da quelli precedenti. Da fonti goriziane, sempre nella serata di ieri, era arrivata l’anticipazione su un ulteriore test positivo riconducibile al ceppo dei due impiegati contagiati nei giorni scorsi: in merito a questo eventuale 14esimo caso di positività, però, al momento di andare in stampa non era stata ancora resa pubblica una conferma ufficiale.

Gorizia, positivo un collega dell’impiegato di Hera
La sede del gruppo Hera in via Gregorcic. Foto di Pierluigi Bumbaca


Nessuna delle persone risultate positive al coronavirus, finora, necessita di essere ricoverata in ospedale «in quanto il loro stato generale di salute non presenta particolari criticità»: lo ha comunicato ieri a Palmanova il vicegovernatore con delega alla Salute e alla Protezione civile Riccardo Riccardi. «L’impegno del sistema sanitario regionale – ha precisato – prosegue senza sosta anche per tracciare e verificare tutti i contatti avuti da chi è stato infettato, in modo da mettere in campo le misure di prevenzione indispensabili per arginare il contagio, a cominciare dall’isolamento in quarantena».



Lo stesso vicepresidente della Regione, a margine della riunione del Comitato operativo che si è tenuta nella sede della Protezione civile di Palmanova, a mezzogiorno ha fatto un primo punto della situazione spiegando che erano stati fino a quel momento effettuati 269 tamponi per il coronavirus, mentre le persone sottoposte a quarantena domiciliare erano arrivate a quota 149, numero che è ulteriormente in crescita. Tra le buone notizie, oltre al fatto che nessuno dei contagiati risulta grave, c’è l’uscita dalla misura restrittiva domiciliare per 4 persone che hanno superato indenni il termine preventivo dei 14 giorni.

A Remanzacco sindaco & co barricati in Comune prima del “ricovero” domestico
Il Municipio di Remanzacco


Riccardi ha avuto in mattinata una prima riunione in teleconferenza con il Dipartimento della protezione civile, poi una seconda riunione sempre in teleconferenza per gli aggiornamenti nel pomeriggio a cui ha fatto seguito un vertice con i direttori sanitari del Friuli Venezia Giulia che si è protratto fino a sera. «Un incontro – ha spiegato al termine il vicegovernatore – per ottimizzare ulteriormente le procedure di presa in carico delle persone da porre in isolamento. Si tratta di un confronto con i direttori sanitari che ormai sta avendo una cadenza quotidiana».

Riccardi ha rimarcato il buon funzionamento delle procedure finora adottate in Friuli Venezia Giulia sia per gestire i contagiati, sia per isolare i casi sospetti. Anche il fatto che nessuno dei contagiati abbia avuto bisogno di cure ospedaliere contribuisce a sgomberare il campo dagli allarmismi. Questa mattina, in apertura di Consiglio regionale, il titolare della delega alla Salute prenderà la parola per relazionare l’assemblea sulla situazione.

Intanto la giornata di ieri è stata la prima con le nuove misure per il contenimento dell’emergenza epidemiologica scattate a seguito dell’ordinanza regionale e del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri. Per dissipare i dubbi interpretativi ieri è stata diffuso online un documento con le risposte a domande frequenti riferite alla normativa nazionale e regionale. Come noto, in Fvg le uniche limitazioni di rilievo riguardano scuole e università che resteranno chiuse fino all’8 marzo. Nessuna limitazione per gli esercizi pubblici, ma il dispenser con la soluzione disinfettante per le mani è obbligatorio o no? La risposta è negativa, tuttavia la presenza del dispenser nei locali pubblici è fortemente raccomandata ed inclusa tra i comportamenti corretti indicati dal Decreto. —


 

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