Tre tentati furti a Trieste prima di cadere dalla grondaia di via Tigor: i retroscena
Il ladro arrestato a Natale è il 36enne Nikolic. Ora è ritornato in ospedale piantonato dagli agenti: l’uomo ha difficoltà deambulatorie a causa delle lesioni dovute all’incidente
Prima di forzare la porta d’ingresso dell’appartamento all’ultimo piano e di introdursi dentro, prima di uscire lesto dalla finestra della cucina, di arrampicarsi sulla grondaia, perdere l’equilibro e quindi precipitare sotto nella corte interna del palazzo, il ladro di via Tigor 11 aveva già colpito in altre tre abitazioni della zona. Il retroscena emerge dalle carte giudiziarie sul rocambolesco episodio avvenuto il giorno di Natale.
L’identità del malvivente
Il malvivente si chiama Nebojsa Nikolic, è un cittadino serbo di 36 anni con precedenti. È stato arrestato nei giorni scorsi in un bar del centro, dopo alcune settimane di degenza a Cattinara, dove era ricoverato (all’inizio in prognosi riservata) visti i gravi traumi riportati a causa della caduta dalla grondaia. L’uomo ora sta evidentemente meglio, anche se le lesioni gli hanno provocato difficoltà nella deambulazione, tanto che il Coroneo ha ritenuto incompatibile la detenzione nella propria struttura.
Non può stare al Coroneo
L’autorità giudiziaria sta cercando un’altra casa circondariale idonea alla situazione sanitaria dell’arrestato. Nel frattempo Nikolic è ritornato in ospedale, dove è piantonato dalla forze dell’ordine. Sul caso aveva indagato il procuratore facente funzioni Federico Frezza, che a indagine conclusa aveva chiesto la misura cautelare in carcere, applicata dal gip Luigi Dainotti. Il giudice aveva emesso un mandato di cattura.
Incastrato dalle testimonianze
D’altronde non c’era alcun dubbio sulla colpevolezza del trentaseienne. Ci sono innanzitutto le testimonianze di due residenti che il giorno di Natale avevano visto l’uomo mentre scavalcava l’impalcatura del palazzo di via Giustinelli 6 all’angolo con via Tigor 11 assieme a un complice, al momento non identificato perché è riuscito a scappare. C’è anche un video che immortala la scena, in particolare mentre Nikolic si aggirava sul tetto di una palazzina per poi infilarsi nel condominio passando da un lucernaio. I testimoni, vedendo cosa stava succedendo sui loro tetti, avevano allertato la Polizia.
Gli altri furti in zona
Ma prima ancora, stando alle ricostruzioni investigative, l’indagato aveva tentato di forzare le finestre di «almeno tre abitazioni», così negli atti giudiziari. Era il giorno di Natale e tanti cittadini erano via di casa.
L’uomo si era introdotto nell’edificio di via Tigor 11 quando ormai la volante della Questura era già nei paraggi. Lui e il complice a un certo punto devono aver sentito le sirene, tanto che uno era riuscito a dileguarsi facendo perdere le proprie tracce, mentre Nikolic aveva rotto il vetro del lucernaio calandosi nel pianerottolo dell’ultimo piano. Temendo di venire preso dalla Polizia, in pochi istanti aveva forzato e aperto la porta del primo alloggio a tiro, quello centrale dove abita una giovane coppia di Pordenone (in quel momento i due ragazzi non c’erano), fiondandosi verso la finestra della cucina per aggrapparsi alla grondaia. Come le fughe che si vedono nei film. Ma era scivolato rovinosamente, impattando sul suolo della corte sottostante.
La caduta e i soccorsi
In un primo momento il ladro era stato soccorso dagli agenti, che avevano sentito un tonfo e un urlo, e poi dal 118 che avevano portato il ferito in ospedale con il codice rosso. Non rischiava la vita, ma le condizioni erano apparse subito critiche. Durante le visite e gli accertamenti diagnostici erano state rilevate varie fratture alle gambe e ai piedi. Il gip Dainotti, nell’ordinanza di cattura e di custodia cautelare in carcere, ha evidenziato come l’indagato abbia alle spalle precedenti giudiziari significativi e una spiccata propensione ai furti. Lo scorso settembre, peraltro, Nikolic era già stato ristretto ai domiciliari per reati simili dopo un arresto in flagranza. Ma era evaso.
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