Tre primari via dal Burlo “Ripescaggio” per uno
Tre medici, a capo di reparti altamente strategici, perde nel giro di poco, e tutti assieme, il Burlo Garofolo. Primo addio, per pensionamento, è quello del chirurgo Waifro Rigamonti, che si era insediato solo un anno fa, coprendo il posto lasciato vacante da Jurgen Schleef che aveva preferito trasferirsi a Torino. Questa chirurgia ha una specializzazione urologica. Dimissioni già depositate quelle di Rigamonti, per il quale però è in gestazione un escamotage che potrebbe consentirgli di restare in attività in via dell’Istria. Ha appena ricevuto un contratto dall’Università, e gli universitari vanno in pensione più tardi. In questo caso per conservarsi il chirurgo, pur pensionato, il Burlo dovrebbe stipulare una convenzione con l’ateneo, quella già in vigore per gli altri medici universitari che fanno attività clinica nell’istituto.
In pensione va anche Paolo Tamaro, direttore della Oncoematologia pediatrica, uno dei settori più specialistici e importanti per un istituto di cura scientifico come il Burlo, che infatti è titolare anche di varie attività di ricerca su molti fronti. Tamaro è tra i fondatori dell’Agmen, l’associazione di rilievo regionale dei genitori con bambini affetti da tumore, si è laureato a Padova e ha svolto tutta la sua carriera al Burlo. Docente universitario, ha una cattedra alle Scuole di specializzazione in Pediatria, in Genetica medica, al corso di laurea in Ostetricia, al master di Psico-oncologia. È possibile che in attesa dell’arrivo di un nuovo direttore (se la Regione lo autorizzerà) il posto di “facente funzioni” venga assegnato a Giulio Andrea Zanazzo oggi membro dell’équipe.
Infine il terzo vertice che resta privo del suo titolare, per i medesimi motivi, è il Centro di riferimento regionale per la Fibrosi cistica (malattia genetica che provoca pesanti infezioni a livello polmonare e non solo), struttura incardinata nella Clinica pediatrica: va in pensione Furio Poli, che altrettanto ha vissuto tutta la propria storia professionale al Burlo, dove era entrato da borsista nel 1973.
«I tre medici dell’Irccs Burlo Garofolo hanno raggiunto i limiti di età previsti dalla normativa - afferma la direzione - e stanno per andare in pensione. Il Burlo ha avviato tutte le procedure per la loro sostituzione, e richiesto le necessarie autorizzazioni regionali, mentre resta assicurata la continuità all’interno dei reparti».
Un altro posto è nello stesso tempo occupato e vacante, sempre nel campo della chirurgia, stavolta ginecologica. Infatti risulta ancora in organico al Burlo il chirurgo Francesco Fanfani, ma concretamente non c’è, è in aspettativa avendo scelto di tornare al Policlinico Gemelli di Roma da dove era arrivato a Trieste solo nel gennaio 2013, per andarsene nei primi mesi del 2014.
Per sostituire Schleef il Burlo aveva fatto un bando di concorso, nel settembre 2013 avevano risposto sette candidati, tra cui Rigamonti. Nel giorno del colloquio in quattro non si erano presentati, uno aveva comunicato di voler rinunciare, un altro non raggiunse il punteggio, e quindi l’unico candidato idoneo risultò Waifro Rigamonti che ebbe 100 punti su 100 e fu assunto.
Ma da novembre 2013 (ingresso) a novembre 2014 (pensione) è passato appena un anno. Era certamente noto da subito che l’attività del medico avrebbe avuto durata breve. Ora vedremo se, per intercessione della cattedra, il suo “primariato” continuerà.
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