Tre Noci: la nuova rotatoria sfratta i paletti delle osmizze, vere “reliquie” del Carso
La rotonda in costruzione, finalizzata a rendere più sicuro l’incrocio, prevede marciapiedi di asfalto e pietre al posto delle aiuole verdi
Alcuni paletti con le indicazioni delle osmizze aperte in prossimità del vecchio incrocio delle Tre Noci in un’immagine di repertorio
DUINO Per molti anni hanno indicato ai triestini la strada per arrivare alle osmizze aperte, fungendo da segnaletica del tutto speciale, con tanto di frasca beneaugurante. Ora rischiano di sparire, “travolti” dai lavori per la realizzazione della rotatoria delle Tre Noci, alle porte di Sistiana.
Sono i paletti sui quali i titolari delle osmizze dell’altipiano indicavano agli interessati la destinazione da prendere, inchiodando su di essi le famose freccette rosse, con impresso il nome della località e talvolta anche quello della famiglia titolare dell’esercizio.
Tutto questo oramai è destinato a far parte del passato. La necessità di migliorare e rendere più sicura la circolazione, in un punto diventato purtroppo famoso per il numero di incidenti verificatisi in quei paraggi, ha portato l’amministrazione comunale di Duino Aurisina a optare per la scelta della rotatoria.
Il risultato sarà però la scomparsa delle aiuole verdi, nelle quali era comodo e facile piantare i paletti. Esse saranno sostituite da marciapiedi di asfalto e pietre, inutilizzabili per l’uso che ne facevano i titolari delle osmizze.
Un “problema”, insomma, anche perché quei paletti con le freccette rosse avevano un indiscutibile fascino, rivelavano la natura rustica e genuina delle storiche osmizze.
«Quando abbiamo saputo che le aiuole verdi spariranno – spiega Franc Fabec, presidente dell’Associazione degli agricoltori del Carso – ci siamo rivolti al Comune, per cercare una soluzione. Purtroppo per noi, ci è stato risposto che la regolamentazione della segnaletica, in corrispondenza degli incroci, in questo caso sulla nuova rotatoria, compete a Fvg Strade, e che non ci sono possibilità di tornare al passato. Abbiamo deciso allora di comune accordo fra titolari di osmizze – conclude Fabec – di aspettare la fine dei lavori per poi verificare con Fvg Strade quali potrebbero essere le alternative».
Sembra però che le speranze di rivedere all’opera i paletti con le freccette siano vicine allo zero.
«Purtroppo le regole vanno rispettate – precisa l’assessore comunale Massimo Romita – e Fvg Strade ci ha già comunicato che la segnaletica deve rispettare rigorosi criteri e non è possibile ottenere deroghe. L’unica possibilità – aggiunge l’esponente della giunta Pallotta – è quella di allestire, d’accordo con gli agricoltori del Carso, una cartellonistica simile a quella che si utilizza per indicare i luoghi d’interesse turistico, i monumenti, i castelli. Quei cartelli a sfondo marrone, piuttosto diffusi, sui quali scrivere appunto l’indicazione generica “osmizze”. Di più – conclude – non sarà possibile fare”.—
U.Sa.
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