Tre discariche abusive scovate a San Dorligo dai cacciatori di rifiuti nascosti

Pneumatici, elettrodomestici, plastica, residui edili: cumuli di immondizie trovati dai volontari di Altritalia ambiente nei boschi tra San Sergio e San Giuseppe
La squadra attiva in questi giorni a San Dorligo con l’ausilio di Acegas
La squadra attiva in questi giorni a San Dorligo con l’ausilio di Acegas

SAN DORLIGO È ancora allarme degrado ambientale nel territorio di San Dorligo della Valle, ai confini di Trieste. Sono ben tre infatti le discariche abusive individuate in questo periodo dai volontari dell’associazione “Altritalia ambiente” nel tratto di bosco che porta da via Antonino di Peco, ai margini del rione di Borgo San Sergio, fino alla frazione di San Giuseppe della Chiusa. In ciascuna di esse i volontari hanno trovato un’enorme quantità di vecchi pneumatici, pezzi di elettrodomestici arrugginiti, oggetti di plastica, residui edili e immondizie varie. Testimonianze dello scarso senso civico e della scarsa attenzione che troppe persone prestano alla salute dell’ambiente in cui vivono.

Ancora rifiuti trovati a San Dorligo
Ancora rifiuti trovati a San Dorligo


«Di operazioni di pulizia così ne facciamo parecchie nell’arco dell’anno – spiega Adriano Toffoli, segretario provinciale nonché vicepresidente nazionale dell’associazione – ma ogni volta l’inciviltà e la maleducazione in cui ci imbattiamo, effettuando questi sopralluoghi, continuano a sorprenderci. Stavolta è stata sufficiente un’operazione durata una sola mattina – precisa – per scoprire, nell’arco di poche centinaia di metri, queste tre discariche abusive».

Pneumatici rinvenuti in una dolina
Pneumatici rinvenuti in una dolina


E sempre nel territorio di San Dorligo della Valle, i volontari di “Altritalia ambiente” sono stati protagonisti di un altro intervento, chiamato “Operazione patok”: nel greto del torrente che scorre vicino all’abitato di San Giuseppe della Chiusa hanno trovato parecchi pneumatici, vecchi e abbandonati. «In questi casi – riprende Toffoli – il danno per l’ambiente deriva dal distaccamento di microplastiche. L’inciviltà non ha limiti – aggiunge – e purtroppo dobbiamo constatare che il fenomeno delle scariche abusive, anziché diminuire, è in aumento, continua a crescere. Ricordiamo che quando si tratta di pneumatici abbandonati, oltre alla maleducazione, bisogna parlare anche di dolo, perché, quando se ne compera uno nuovo, si paga in anticipo lo smaltimento». I volontari di “Altritalia ambiente” si sono avvalsi della collaborazione dell’AcegasApsAmga e del Corpo dei pompieri volontari.

«Riceviamo purtroppo con regolarità segnalazioni di discariche abusive – conclude il sindaco di San Dorligo della Valle Sandy Klun – e ogni volta interveniamo. Evidentemente ci sono persone che, col buio della notte, sfruttano le caratteristiche del nostro territorio per abbandonare rifiuti che altrimenti costerebbe loro portare negli appositi centri di raccolta». Sul tema interviene anche Giorgio Cecco, coordinatore regionale di “FareAmbiente”, il quale ricorda che «in base a una recente normativa i rifiuti derivanti da attività di costruzione e demolizione, svolte dal privato cittadino nella propria abitazione, sono da considerarsi rifiuti speciali e come tali non più conferibili nei centri di raccolta. In questa maniera – prosegue – si favorisce l’abbandono dei materiali in aree non idonee».—


 

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