Tre case in Cina grazie ai massaggi hot
PALMANOVA. Due donne arrestate e altre sette persone denunciate per reati legati al favoreggiamento e allo sfruttamento della prostituzione. Si è conclusa così, nella mattinata di ieri, l’operazione “Luna 2017” condotta dai carabinieri della Compagnia di Palmanova. L’indagine prende il nome dal Centro massaggi che si trova in viale Taglio, alle porte della città stellata, e che ora è sotto sequestro.
Da aprile i militari della stazione di Palmanova, guidati dal luogotenente Antonio Tomaiuolo e dal maresciallo Vittorio La Notte, hanno cominciato a monitorare l’attività in questione attraverso servizi di pedinamento e anche utilizzando apparecchiature tecnologiche. Tali accertamenti, come ha spiegato ieri in conferenza stampa il capitano Stefano Bortone, Comandante della compagnia di Palmanova, hanno consentito di appurare che all’interno della struttura non venivano effettuati solamente massaggi: tre donne, infatti, secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori, offrivano anche prestazioni sessuali di varia natura per le quali venivano richieste somme variabili tra i 50 e i 100 euro.
Due cittadine cinesi sono finite in carcere per ipotesi di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione sulla base di ordinanze di custodia cautelare firmate dal Gip del tribunale di Udine Andrea Odoardo Comez. Si tratta di Muzhi Cen, 43 anni, residente a Porpetto, dipendente e, secondo i carabinieri, di fatto amministratrice del Centro massaggi e di Xiaoyang Shi, 32 anni, residente a Udine e dipendente del medesimo Centro. Entrambe ora si trovano nella casa circondariale di Trieste.
Per due italiani, un uomo di 82 anni residente a Bagnaria Arsa – P. L. sono le sue iniziali – e per un 52enne di Porpetto, F. R. , compagno di Muzhi Cen, il giudice ha stabilito l’obbligo di firma. I due, sempre seguendo le teorie accusatorie, con il loro comportamento ed essendo a conoscenza dell’attività di prostituzione, l’avrebbero agevolata accompagnando frequentemente le ragazze con la propria autovettura e occupandosi di varie incombenze giornaliere tra cui, per esempio, il cambio delle lenzuola, la fornitura di acqua, il controllo della posta e l’effettuazione di spese e manutenzioni varie. Sono stati denunciati anche altri cinque cittadini cinesi che si occupavano di diverse faccende e ottenevano parte dei proventi.
Sono: Y. U., donna di quarant’anni, dipendente occasionale del Centro massaggi e residente a Monfalcone; J. J., uomo di 57 anni residente a Monfalcone; Z. Y., 47 anni, domiciliato a San Giovanni a Natisone e due contitolari del Centro massaggi, C. J., 30 anni, residente in provincia di Venezia, risultato irreperibile; X. S., 43 anni, residente a Palmanova. I carabinieri hanno anche sequestrato 11mila euro in contanti (che erano nascosti nell’intercapedine di un letto e in uno scantinato, sotto alcuni bancali), due carte di credito della “Bank of China” , sette telefoni cellulari, un computer portatile, documenti contabili relativi alla gestione dell’attività negli ultimi due anni, nonché un contratto di compravendita di un’abitazione in Cina per un valore di circa 250 mila euro. Gli investigatori, che hanno lavorato sotto il coordinamento del sostituto procuratore Giorgio Milillo, ritengono infatti che parte dei proventi dell’attività di prostituzione siano stati investiti nell’acquisto di tre case in Cina.
In fase di indagine sono stati sentiti numerosi clienti – una cinquantina – e molti di loro hanno tranquillamente ammesso di aver fruito di prestazioni di natura sessuale. La clientela era esclusivamente maschile e formata da persone di tutte le età: imprenditori, rappresentanti, artigiani, commercianti, solo per fare qualche esempio, anche provenienti dal Veneto e dalla Slovenia. Ieri alle 7.30 i carabinieri hanno arrestato le due cinesi all’interno del Centro massaggi. Gli altri provvedimenti sono stati notificati in collaborazione con l’Aliquota operativa del Nucleo radiomobile e con il personale delle stazioni di Pavia di Udine, Villa Vicentina, Torviscosa e San Giovanni al Natisone.
(ha collaborato
Monica Del Mondo)
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