Travolto in strada, addio a Emanuele Laghi

L’ex commerciante di abbigliamento è stato investito in Corso Italia da una moto mentre la sera tornava a casa con la bici
Gianpaolo Sarti



Emanuele Laghi è morto giovedì sera in un incidente stradale. È successo poco dopo le 11. Laghi, 69 anni, ex commerciante dei negozi di abbigliamento “Manuel” in voga negli anni Ottanta e Novanta e in tempi più recenti manager nel settore culturale, è stato investito da una moto in Corso Italia all’altezza dell’incrocio con via Santa Caterina.

La dinamica è ancora al vaglio della polizia locale. Ma stando alle prime ricostruzioni, il sessantanovenne stava rientrando a casa dopo una serata trascorsa in compagnia di un amico. Laghi portava a mano la propria bicicletta, come era solito fare, camminando lungo Corso Italia in direzione di piazza Goldoni. Nei pressi dell’Upim, dunque all’incrocio di via Santa Caterina, ha attraversato la strada per raggiungere la sponda opposta di piazza Benco. È in quel punto che la motocicletta ha travolto l’ex commerciante scaraventandolo per svariati metri. I segni sulla carreggiata sono ancora visibili. Alla guida della moto c’era un ventottenne triestino.

Le condizioni di Laghi sono apparse subito gravi. Quando è arrivata l’ambulanza era in arresto cardiaco. I soccorritori del 118 lo hanno portato a Cattinara praticando il massaggio cardiaco durante l’intero tragitto con l’ambulanza. Il personale sanitario è riuscito a rianimarlo: in Pronto soccorso il sessantanovenne dava segni di vita ed è stato portato in sala operatoria. Ma è deceduto a causa delle lesioni e dell’emorragia interna. Aveva traumi al bacino, all’addome e al torace. Non si sa se anche alla testa, perché i medici non sono riusciti a fare la Tac. Ma Laghi era in coma. La bicicletta era letteralmente accartocciata.

Il conducente della moto è rimasto ferito: riporta traumi al braccio e varie fratture al volto. È ricoverato a Cattinara sotto choc. Da quanto filtra, non guidava ubriaco. Ma serviranno altri esami.

La polizia locale dovrà visionare le immagini delle telecamere installate in zona per capire cosa è davvero successo. Secondo una testimonianza il sessantanovenne è stato investito mentre era in procinto di attraversare la strada. Cioè aveva appena messo piede, e bici, sulla carreggiata. Ha usato le strisce? La moto avrebbe falciato il pedone dopo che un’automobile, un istante prima, era riuscita a evitarlo. Il mezzo, stando a questa versione dei fatti, procedeva dietro all’auto e avrebbe avuto la visuale “oscurata” dal veicolo davanti. Andrà accertato. Così come la velocità con cui procedeva la motocicletta.

Il pm Chiara De Grassi, conferma il procuratore Antonio De Nicolo, aprirà un fascicolo per omicidio stradale. —



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