Travolto dal tronco che sta segando: Paolo Calligaris in rianimazione a Trieste
TRIESTE Stava tagliando una acacia con una motosega quando è stato travolto dalla pianta. Paolo Calligaris, l’imprenditore residente a Cividale condannato in primo grado dal gup di Udine a 16 anni di reclusione per l’omicidio volontario della compagna Tatiana Tulissi – e di cui è in corso il processo dinanzi ai giudici della corte dell’Assise d’Appello di Trieste –, è rimasto ferito gravemente in un infortunio avvenuto in una zona boschiva non lontano dall’abitazione di Manzano in cui si consumò il delitto esattamente 12 anni fa, lo stesso giorno. Era la sera dell’11 novembre 2008, infatti, quando Tatiana fu uccisa all’età di 36 anni con tre colpi di pistola sull’uscio dell’abitazione nella quale abitavano insieme. A trovare ieri il padre schiacciato sotto l’albero è stato il figlio di Calligaris, che, preoccupato perché non lo vedeva rientrare, è andato a cercarlo. Il ragazzo ha quindi chiamato i soccorsi.
L’infortunio, nel pomeriggio di ieri, si è verificato poco dopo le 15.30. Calligaris, stando a una prima ricostruzione dei fatti, stava tagliando un’acacia con una motosega assieme ad altri due amici quando, per cause che sono ancora in corso di accertamento, la pianta gli è caduta addosso travolgendolo e ferendolo gravemente. Subito, sono stati chiamati i soccorsi. Sul posto è intervenuto immediatamente il personale del 118 che l’ha trasportato con l’elicottero all’ospedale di Cattinara a Trieste dove è ricoverato nel reparto di rianimazione: la prognosi è riservata.
In via Orsaria 21 sono giunti intanto anche i vigili del fuoco e i carabinieri della Compagnia di Cividale per svolgere i dovuti accertamenti.
Su Calligaris, l’imprenditore della dinastia dei mobilieri friulani che hanno saputo esportare il proprio marchio in tutta Italia e all’estero, e che proprio oggi compie 51 anni, fin dall’inizio erano caduti i sospetti per l’omicidio della compagna da parte degli inquirenti: lui però da quella sera dell’11 novembre di 12 anni fa ha sempre ribadito la sua innocenza e la sua completa estraneità ai fatti.
«Stiamo seguendo a distanza l’evolversi della situazione e restiamo in attesa di avere notizie dal personale medico – dichiara l’avvocato Alessandro Gamberini, che insieme ai colleghi Rino Battocletti e Cristina Salon difende Calligaris al processo –. Certamente impressiona la coincidenza con il giorno in cui 12 anni fa è avvenuto l’omicidio di Tatiana Tulissi».
La dinamica dell’infortunio, come detto, è ancora oggetto di accertamento da parte delle forze dell’ordine. —
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