Travolta in bicicletta in Istria, spunta un testimone

TRIESTE C’è un testimone che ha assistito al drammatico incidente costato la vita a Lara Lupinc, la ciclista triestina di quarantasei anni morta la mattina del 28 agosto mentre pedalava lungo la strada che collega Visinada a Villanova. Stando a quanto trapela è un passeggero di una delle due automobili coinvolte. Ma al momento non è ancora chiaro se si tratti del primo veicolo, quello che potrebbe aver urtato la donna facendola cadere sull’asfalto o, piuttosto, quello che è sopraggiunto subito dopo travolgendola. Secondo i media croati l’impatto si sarebbe comunque verificato dietro a una curva.
Erano circa le sette e mezzo. La donna stava facendo un giro in bicicletta: un’abitudine nelle giornate di vacanza che si era concessa in Istria, nel campeggio Bijela Uvala a Zelena Laguna, assieme al compagno e le due bambine. L’impatto è stato fatale.
Il testimone che potrebbe aver visto l’intero incidente, o almeno una parte, in queste settimane è già stato sentito dal pm croato che ha in mano il fascicolo. La sua deposizione sarà utile a fare chiarezza sulla dinamica della tragedia: come è finita per terra la quarantaseienne? È stata toccata dalla prima auto per errore? È questo che ha fatto sbalzare la donna dalla sella? O è lei, Lupinc, che ha perso l’equilibrio sbandando e invadendo la carreggiata proprio quando si è trovata accanto la macchina? La triestina era comunque una ciclista esperta.
Sarà in ogni caso determinante, ai fini dell’indagine, capire se il conducente del primo veicolo - quando si è accorto che la donna era a terra - si è fermato per soccorrere la vittima.
Sono molti, dunque, i dubbi che ancora incombono sull’incidente. Non ultimo, la velocità con cui viaggiavano le due vetture.
È evidente però che la seconda automobile non è riuscita a frenare o a schivare in tempo quando Lupinc, giaceva sulla strada. Le è andata addosso. Il veicolo ha spezzato in due la bicicletta. «Sì, ci sono passato sopra...», aveva confermato il conducente sotto choc. Si è trovato la donna davanti, improvvisamente, e non è riuscito a fermarsi per evitare di investirla.
Quando l’ambulanza è giunta sul posto, ai soccorritori è stato subito chiaro che le condizioni di Lupinc erano disperate. La vittima è stata portata d’urgenza all’ospedale di Fiume. Ma per lei non c’era già nulla da fare: i traumi cerebrali, cervicali, toracici e addominali erano gravi. La donna è morta poche ore dopo, alle 10.45.
L’esito dell’esame autoptico sul corpo della vittima, già eseguito dal medico legale incaricato dalla magistratura croata, sarà invece comunicato ai parenti nelle prossime settimane. La famiglia si è affidata a due legali: l’avvocato Andrea Comisso e Diego Modrusan. —
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