Tratta di cuccioli dall’Est, sette condanne

Processo per commercianti e trasportatori. Risarcite con 7mila euro due associazioni animaliste
Alcuni cuccioli sequestrati recentemente dalla polizia
Alcuni cuccioli sequestrati recentemente dalla polizia

UDINE. Comprati a poche decine di euro e rivenduti a mille. Sulle spalle di 876 cuccioli di razza provenienti dall’Ungheria e trasportati in Italia all’interno di furgoni era stato costruito un traffico redditizio. Un business che avrebbe potuto fruttare quasi un milione di euro l’anno, stando a una stima abbozzata dalla Lav che, assieme all’associazione Anpana, si è costituita parte civile nei confronti di sette persone, commercianti e trasportatori accusati a vario titolo di detenzione di animali in condizioni incompatibili e traffico illecito di animali da compagnia.

Nei confronti di quegli imputati ieri il giudice del tribunale di Udine Roberto Pecile ha pronunciato sentenze di condanna per 34 mesi di reclusione complessivi, 11 mila euro di multa e 14 mila euro di risarcimento alle associazioni Lav e Anpana. Gli 876 cuccioli di cane furono sequestrati tra febbraio e maggio del 2012, nel corso di tre distinti controlli, i primi due effettuati a distanza di pochi giorni dal Nucleo di polizia tributaria di Trieste e il terzo dal Corpo forestale dello Stato. Provenienti da Pécs in Ungheria e diretti verso un’azienda di Aversa in provincia di Caserta, viaggiavano in condizioni estreme e di sovraffollamento, su un mezzo con i sistemi di aerazione otturati o con scarsissima ventilazione e senza acqua. Alcuni erano trasportati in età tenerissima - a soli 35 giorni - contravvenendo alla legislazione vigente. Almeno 39 morirono all’interno degli automezzi utilizzati per il trasporto, altri subito dopo il sequestro. Quelli che sono sopravvissuti sono stati affidati a famiglie che se ne sono prese cura per quasi tre anni e che ora potranno adottarli definitivamente. A finire davanti al giudice del Tribunale di Udine Roberto Pecile sono stati Giuseppe Gargiulo, residente a Malito di Napoli, Salvatore Ventriglia di Napoli, Davide Milone, di Cremona, Pietro Ponticelli di Napoli, Pasquale Pastore di Napoli e lo slovacco Ladislav Hajtman oltre a Biagio Orefice napoletano.

Il giudice ha accolto le richieste del pubblico ministero Lucia Terzariol che chiedeva fosse riconosciuta la responsabilità penale degli imputati, come del resto le parti civili. Gargiulo, rappresentante legale della ditta Dog center srl e conducente di uno dei furgoni è stato condannato a 6 mesi di reclusione e 4mila euro di multa, condanna a sei mesi per Milone, secondo conducente del mezzo, 5 mesi e 3.500 euro di multa per Orefice, titolare dell’azienda World pet center, 6 mesi a Ventriglia custode notturno nella stessa azienda, 4 mesi e 15 giorni a Ponticelli, Pastore e Hajtman, il giudice ha concesso le sospensione della pena agli imputati. Nella sentenza riconosciuti anche 7mila euro di risarcimento a ciascuna delle due associazioni che si sono costituite parte civile ed è stata disposta la sospensione per quattro mesi dall’attività di trasporto e commercio di animali per Gargiulo, Milone e Orefice. (a.c.)

Riproduzione riservata © Il Piccolo