Trasporto degli alunni a scuola: Apt Gorizia adotta priorità in base a età e distanze

Posti disponibili a partire dagli iscritti alle primarie con sede oltre un chilometro. Famiglie chiamate a firmare un patto che vieta assembramenti, cibo e giochi 
Bonaventura Monfalcone-09.09.2020 Controlli-Apt-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura
Bonaventura Monfalcone-09.09.2020 Controlli-Apt-Monfalcone-foto di Katia Bonaventura

GORIZIA Non solo la riorganizzazione di aule, ingressi e uscite, la rimodulazione del servizio e tutte quelle piccole e grandi accortezze da tenere in ogni aspetto della quotidianità. L’emergenza Covid e la necessità di contenere la diffusione della pandemia influiscono inevitabilmente anche su un altro aspetto importante dell’anno scolastico che partirà ufficialmente anche a Gorizia all’inizio della prossima settimana, ovvero quello del trasporto degli alunni. Di qui l’approvazione da parte della giunta comunale dei nuovi criteri di accesso al servizio di trasporto scolastico, che vanno ad inserirsi nella più ampia “partita” del protocollo di funzionamento per la ripresa delle attività dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia.

SI TORNA A SCUOLA: LA GUIDA ILLUSTRATA

La novità principale è la revisione dei criteri di priorità per l’accesso al servizio, ma c’è anche da segnalare la promozione di un “patto di corresponsabilità” da sottoscrivere assieme alle famiglie dei bambini che usufruiscono dei servizi educativi comunali. «Crediamo che non ci saranno problemi o particolari disagi per quanto riguarda il servizio di trasporto per i nostri studenti – racconta l’assessore comunale al Welfare Silvana Romano –, malgrado la necessità, dettata dalle normative anti-Covid, di ridurre parzialmente la capienza degli autobus, che scenderà all’80%. Al momento non abbiamo ancora un quadro definitivo della situazione perché dobbiamo incrociare i dati in arrivo dalle scuole, con le richieste per il trasporto da e verso gli istituti, e i posti disponibili. Nel frattempo però abbiamo stabilito i criteri di priorità, in modo da venire incontro a chi ha esigenze più pressanti e reali di accedere al servizio».

Così, entrando nel dettaglio, è stato stabilito che innanzitutto si darà risposta alle domande presentate per prime in ordine cronologico tra quelle degli alunni delle scuole primarie che abitano a una distanza superiore a un chilometro dalla sede scolastica più vicina. Gli alunni più piccoli e più distanti dai loro istituti, insomma. In caso di ulteriore disponibilità di posti si procederà poi ad accogliere le istanze degli alunni delle primarie che abitano a meno di un chilometro da scuola e di quelli che usufruiscono del servizio di ritorno presso i doposcuola. Esaurite tutte queste domande, spazio poi agli studenti delle scuole secondarie di primo grado, sempre tenendo presente dell’ordine cronologico di presentazione della richiesta. Ancora, in via prioritaria saranno accolte le domande dei residenti del comune (e poi, se possibile, anche degli altri). Il tutto seguendo comunque sempre i criteri sopra elencati. Ma la giunta comunale ha dato il via libera come detto anche al “patto di corresponsabilità” da sottoscrivere con le famiglie che utilizzano i servizi educativi, dagli asili alla Ludoteca o il Centro bambini e famiglie del Lenassi. Si tratta essenzialmente di moduli che i genitori degli alunni devono compilare impegnandosi a rispettare tutta una serie di precauzioni (ad esempio dal divieto di assembramento a quello di portare giochi, cibi o bevande da casa, fino alla collaborazione con il personale) e prendendo atto dei paralleli provvedimenti presi dall’ente gestore dei servizi per rispettare le norme di sicurezza anti-Covid. —

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