Trasporto animali, 40 contravvenzioni per 35 mila euro totali

La Polstrada ha rinforzato i controlli sulle autostrade per verificare come vengono trasportati gli ovini e se vengono rispettate le regole. Tante le sanzioni
I controlli della Polizia stradale
I controlli della Polizia stradale

VILLESSE. La tradizione gastronomica italiana prevede, durante le festività pasquali, un largo consumo di carne ovina. Lo sa molto bene la polizia stradale che, proprio in questo periodo, ha puntato l’attenzione sul trasporto internazionale degli animali vivi nella rotta che dall’Europa orientale giunge in tutto il Belpaese.

I servizi si sono ispirati al rispetto della legalità del trasporto degli animali a cui non devono essere fatte patire inutili sofferenze. La Polstrada ha messo in campo 41 pattuglie, che hanno controllato complessivamente 22 veicoli adibiti al trasporto di animali, la maggior parte comunitari.

Sono state 40 le contravvenzioni elevate, di cui 24 quelle accertate sulla specifica normativa per un importo totale di 35.025,75 euro.


In due casi, a fianco della polizia di Stato, ha operato personale qualificato dell’Ufficio veterinario accertamenti comunitari di Udine e personale veterinario dell’Asugi di Gorizia.

Nei pressi del casello autostradale di Villesse è stato ispezionato un mezzo con 780 ovini, nello specifico agnellini provenienti dalla Romania, con sistema di abbeveraggio e di ventilazione inefficienti. Inoltre, condizione molto grave, è stata accertata l’insufficienza dello spazio vitale tra un piano di carico e l’altro che costringeva i poveri animali ad una postura innaturale, quasi prona.

Durante il controllo, vista la temperatura esterna inusualmente alta, al fine di salvaguardare il benessere degli animali, i poliziotti ed i veterinari, con grande sensibilità, hanno fatto stazionare il mezzo sotto una delle porte di entrata della barriera autostradale rendendo quindi l’attesa più confortevole.


Situazione similare quella verificatasi presso l’area di servizio autostradale di Gonars Nord dove, in assenza di spazi ombreggiati, gli operatori della Stradale e il buon cuore di qualche camionista, hanno predisposto gli autoarticolati in sosta in modo tale da produrre un minimo di riparo dal sole.

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