Trasloco in Porto vecchio: ecco il primo palazzo della Regione messo all’asta
In vendita l’ex sede della Direzione Salute sulle Rive di Trieste. Cessioni in vista del trasloco nell’antico scalo cittadino
TRIESTE Comincia dalla messa all’asta di Palazzo Vucetich, ex quartier generale della direzione Salute sulle Rive di Trieste, il piano di alienazione degli uffici della Regione che saranno trasferiti in Porto Vecchio. La cessione è stata deliberata ieri ed è la prima di 12 aste programmate dopo che la giunta Fedriga ha deciso di concentrare nell’antico scalo gli immobili regionali e i 950 dipendenti che vi lavorano, a eccezione dei palazzi dell’esecutivo in piazza Unità e del Consiglio regionale in piazza Oberdan. La sistemazione dei magazzini del Porto Vecchio è coperta a oggi con 160 milioni e dalle alienazioni la Regione conta di ricavarne 130, a riduzione dell’esborso complessivo.
Il primo passo sarà l’asta per il grande edificio affacciato sulle Rive in prossimità della Stazione marittima. L’immobile ospitava la direzione Salute, trasferita nella sede di CrTrieste in via Cassa di risparmio in attesa della destinazione finale. L’assessore al Patrimonio Sebastiano Callari spiega che «la vendita del prestigioso palazzo situato in Riva Nazario Sauro 8 rientra nel grande progetto di accentramento in un unico polo amministrativo degli uffici. Una scelta precisa, voluta per accelerare lo sviluppo strategico e la rigenerazione urbana dell’area del Porto Vecchio, sulla quale ci potrà essere una sinergia del pubblico con gli investimenti privati».
Si parte da Palazzo Vucetich perché la struttura è vuota. La base d’asta è di 7,7 milioni: le manifestazioni d’interesse dovranno arrivare entro il 30 ottobre, mentre l’asta è fissata in seduta pubblica per il 13 novembre. Callari anticipa che ci sono già «tre realtà interessate» e aggiunge che l’acquirente dovrà sborsare anche 236 mila euro per il già definito progetto di messa a norma impiantistica e antincendio, adeguamento sismico e ripristino degli elementi lignei e lapidei: un intervento che da solo costa 5 milioni ed è indispensabile a prescindere dalla futura destinazione d’uso di un palazzo che ben si presterebbe alla realizzazione di un albergo con suggestiva vista sul mare.
L’assessore sottolinea che «al più presto completeremo le pratiche per l’alienazione degli altri immobili». Ce ne sono altri 11, oggetto del programma di dismissione approvato a dicembre. Secondo le perizie dei tecnici della Regione, a fine 2022 il valore complessivo ammontava a 93 milioni, ma Callari dice che coi rilanci si punta a incassarne 130.
Le altre alienazioni dovranno attendere un paio d’anni, perché «il primo magazzino in Porto vecchio sarà pronto verso metà 2025» e prima non ci saranno alternative per trasferire i dipendenti. Alcuni pezzi della collezione potrebbero però essere ceduti in tempi più brevi, a partire dall’edificio anch’esso vuoto di via Giulia 75/1: ex sede della direzione Ambiente, oggi in cattive condizioni, i cui 13 mila metri quadrati partono da 12,1 milioni. «Per la struttura c’è un primo interesse», dice Callari, che ritiene si possano vendere in tempi ristretti anche le due strutture che afferiscono all’area Lavoro: la direzione di via San Francesco 37 (7,4 milioni per 8 mila metri quadrati) e il Centro per l’impiego di scala Capuccini (7,5 milioni per 8 mila metri quadrati). La prima solletica interessi per usi residenziali; la seconda piace per la creazione di uno studentato privato. Ma prima bisogna assicurarsi che gli investitori si impegnino a lasciare in affitto gli uffici pubblici fino al trasloco.
Il pezzo più pregiato è l’edificio di via Carducci 6, sede delle direzioni di Ambiente e Infrastrutture: il palazzo vanta una superficie di 11 mila metri quadrati su sei piani e gli viene attribuito un valore di 19,2 milioni, vista la recente ristrutturazione. Piace a investitori austriaci, con probabile destinazione alberghiera. La terza unità per valore è la sede della direzione Finanze di corso Cavour 1: 10 mila metri quadrati del valore stimato di 15,3 milioni. In pieno centro sorgono anche il palazzo della direzione Cultura e sport di via Milano 19 (6,7 milioni per 4 mila metri quadrati) e quella della direzione Attività produttive di via Trento 2 (6, 2 milioni per 4 mila metri quadrati).
Il carnet si completa con gli spazi misti di via Sant’Anastasio 3 (4,4 milioni per 4 mila mq), la Motorizzazione civile di via Udine (3,2 milioni per 3 mila metri quadrati), la direzione Autonomie locali di via del Lavatoio (2,3 milioni per 2 mila mq) e l’autorimessa di via Boccaccio (1 milione per 800 metri quadrati).
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