Trasloco a Cattinara e direttore generale: la doppia impasse che allarma il Burlo
Lo stop al maxi cantiere complica i piani per avere altri spazi. Ed è incognita sul nome del nuovo commissario “a tempo”
Silvano Trieste 29/11/2014 Burlo Garofolo
TRIESTE L’Irccs Burlo Garofolo ha bisogno di spazi e servono ora. Nel contempo inizia a serpeggiare, in via dell’Istria, del malumore per la mancanza di stabilità alla guida dell’istituto: il nuovo direttore generale non arriverà prima di settembre.
I vertici dell’ospedale pediatrico lanciano l’appello per riuscire ad avere strutture aggiuntive, anche temporanee, in attesa del trasloco nella futura sede definitiva all’ospedale di Cattinara, i cui lavori sono però fermi fino a data da destinarsi. Serena Sincovich, vicecommissario straordinario amministrativo e attuale facente funzioni di commissario, spiega: «Stiamo valutando soluzioni interne ed esterne che ci permettano di avere spazi migliori sia per l’utenza che per i clinici. Chiediamo di avere gli strumenti per scegliere le soluzioni più idonee. In questo senso penso anche banalmente ai parcheggi, visto che molti nostri pazienti vengono da fuori città». Sulla base dei dati del bilancio sociale infatti solamente il 30% dei pazienti del Dipartimento di chirurgia viene da Trieste, una percentuale che sale al 53% nel Dipartimento di pediatria.
Il Burlo dovrebbe spostarsi a Cattinara, dove oggi c’è il parcheggio dei dipendenti AsuiTs, un percorso che si sarebbe dovuto completare nel 2023 e ora slitterà almeno di un anno visto lo stop al cantiere e la mancanza di certezze su quando la situazione si sbloccherà. Intanto la struttura di via dell’Istria inizia a fare i conti con gli spazi, l’età dell’immobile e la mancanza di investimenti a livello edile visto che il trasferimento previsto aveva suggerito di evitarli.
Sulle possibili opzioni Sincovich non si sbilancia: «Tutte le ipotesi sono aperte, speriamo a breve di riuscire ad arrivare a una soluzione». Sul tavolo c’è l’ipotesi ad esempio di trasferire gli uffici amministrativi nel comprensorio che dovrebbe nascere nella ex Maddalena, recentemente acquistata dal gruppo Cervet, anche se al netto della proposta del sindaco Roberto Dipiazza, non sembra esserci molto di più oltre il progetto del supermercato. Altre proposte sono sul tavolo: «Serve però il via libera» spiega Sincovich.
L’attuale reggente il 24 maggio andrà in scadenza e non è prorogabile, per questo dovrà subentrare un commissario - iscritto nell’elenco dei direttori del ministero della Salute - almeno fino a quando non si chiuderà il percorso per la creazione di un elenco di direttori generali del Fvg. La volontà della Regione è di procedere con le nomine definitive dei direttori per tutte e cinque le aziende territoriali in un’unica soluzione. Si dovrebbe arrivare a settembre anche se tecnicamente la scadenza è fissata al 31 dicembre. I bandi sono già stati pubblicati, a breve arriverà la nomina della commissione che valuterà i candidati, che dovranno essere iscritti all’elenco nazionale, e stilerà una rosa ristretta. La giunta, con decreto del presidente, sceglierà poi da quell’elenco i nominati per gli Irccs del Burlo e del Cro di Aviano, le aziende sanitarie universitarie Giuliano Isontina e Friuli centrale, la sanitaria Friuli occidentale e l’Azienda regionale di coordinamento per la salute.
Contestualmente alla nomina del commissario del Burlo dovrà essere deciso anche quello per l’Aas 5 visto che Giorgio Simon è in scadenza. Proprio quest’ultimo era stato dato come papabile per il Burlo Garofolo, solo che alla fine la giunta scelse Stefano Dorbolò, chiamato poi il 24 marzo alla Direzione salute al posto di Gianni Cortiula. —
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