«Trasferisco il negozio di videogiochi a Cormons Pago un terzo dell’affitto»

Daniel Perisutti, titolare di Games Time, ha scelto di lasciare Gorizia:  «Niente contro la città, ma lì ho trovato una disponibilità diversa» 

la storia



«A Cormons ho un terzo delle spese che sostenevo a Gorizia, e poi c’è una giunta giovane con un assessore al Commercio, come Massimo Falato, capace di coinvolgere gli investitori: da tempo mi consigliava di aprire la mia attività nella cittadina collinare, e ho deciso che fosse questo il momento giusto per farlo».

Daniel Perisutti, titolare di Games Time, uno dei negozi più noti di via delle Monache a Gorizia, si è spostato all’ombra del Monte Quarin lasciando l’ex capoluogo di provincia. Ora la sua attività si trova in via Matteotti, proprio accanto a piazza XXIV Maggio, di fronte al municipio e accanto al bar Rullo.

A spiegare i motivi di questo cambiamento è lo stesso Perisutti, cormonese doc. «Non ho nulla contro Gorizia – specifica –, ma qui a Cormons ho trovato una disponibilità diversa. Provenivo da una realtà dove nessuno mi ha mai proposto nulla, mentre qui l’assessore Falato era da tempo che mi faceva la corte proponendomi di venire da queste parti. Ho pensato come Cormons, piccola realtà emergente a livello regionale, potesse darmi qualcosa in più rispetto ad una città come Gorizia, che negli ultimi anni ha perso molta attrattiva come dimostra il fatto che sono in tanti coloro che se possono vanno nella vicina Nova Gorica. Eppure non è più bella di Gorizia: è solo più viva perché tanti italiani scelgono di andarci».

Non è però solo la questione delle relazioni umane, quella che lo ha convinto a fare il salto e lasciare lo spazio commerciale di via delle Monache. Alla fine, un imprenditore deve fare valutazioni anche di altro tipo e la leva economica ha pesato in modo determinante nella scelta di Perisutti: «A Cormons ho un terzo delle spese che sostenevo a Gorizia: ed in un momento storico così difficile come questo sono aspetti che contano anche questi. Ci provo, spero che questa nuova avventura possa andare bene».

Il negozio di questo imprenditore classe 1979 non è solo un tempio dei videogiochi. Sarebbe riduttivo relegarlo a questo. «Amo i giochi in scatola – sottolinea – perché garantiscono una socialità ed un contatto diretto con gli altri che il singolo videogame non può darti».

La volontà di Perisutti è quella di creare, quando sarà possibile, dei piccoli eventi che possano richiamare ed aggregare i ragazzi: «Quando la situazione sanitaria lo permetterà valuteremo di svolgere anche un taglio del nastro del locale – aggiunge –. Vorrei che il mio possa diventare un vero e proprio centro di aggregazione, dove i giovani possano venire per sedersi e giocare: vorrei dare spazio al gioco in tutte le sue sfumature».

Possibili novità potrebbero arrivare, ma c’è tempo. «Valuterò se sia il caso di adattare i prodotti proposti alla clientela in base alle esigenze che mi verranno manifestate dal territorio: se a Cormons c’è qualche richiesta diversa rispetto a Gorizia, cercherò di accontentarla. Un’idea? Creare un piccolo angolo dedicato al settore dei fumetti, che piace sempre tanto ai ragazzi». —

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