Tram, un progetto per portarlo sulle Rive

Una tratta da piazza Oberdan fino a Campo Marzio. Cosolini: «Un’idea di medio-lungo termine». Ipotesi di fattibilità entro due anni
Di Giovanni Tomasin
TT tram de Opcina in funicolare
TT tram de Opcina in funicolare

Il tram potrebbe tornare ad attraversare il centro città e a percorrere le Rive, più o meno come accadeva cent’anni fa, partendo dal punto d’arrivo delle carrozze da Opicina in piazza Oberdan. È l’ipotesi che la giunta sta accarezzando per dare una marcia in più al trasporto pubblico e al turismo triestino. Il progetto, sottolineano con cautela gli interessati, è ancora nella sua fase germinale. Soltanto una bozza concettuale, insomma, che impone una cautela d’obbligo in tempi di spending review e analoghe morse sulla spesa pubblica.

«Un’idea di lungo respiro» Il sindaco Roberto Cosolini premette: «È un progetto di lungo termine - dice -. Quando si varano strumenti di pianificazione che immaginano la città dei prossimi anni, è giusto prevedere anche cose di questo tipo. L'idea è affascinante oltre che sensata». I tempi sono quelli che sono, dice: «Facciamo i conti con un periodo difficile dal punto di vista della risorse - dice Cosolini -, quindi è bene ricordare che progetti di questo tipo non sono di facile e immediata attuazione. Certo è che si inserirebbe nella prospettiva di una città in cui è varato il nuovo piano del traffico ed è stata avviata la scommessa dello sviluppo turistico». Nel frattempo, aggiunge, è importante «rimettere in funzione il tram storico, impegno che sarà attuato da qua a due o tre mesi».

Le ipotesi in campo L’assessore ai Lavori pubblici Andrea Dapretto spiega: «L’ipotesi allo studio è il prolungamento della linea del tram di Opicina fino alle Rive». Secondo i primi studi il tram dovrebbe proseguire lungo via Carducci, nell’area già riservata al passaggio di bus, per entrare poi in via Imbriani, passare in via Gallina fino a piazza Goldoni per imboccare lì la via Mazzini pedonalizzata. «Un’ipotesi secondaria potrebbe essere quella di scendere invece lungo Corso Italia», aggiunge l’assessore. A quel punto il tram arriverebbe fino alle Rive, scavalcando l’aiuola e proseguendo poi in direzione Campo Marzio, per fermarsi poi in corrispondenza della Pescheria.

«Un’opera del genere - afferma Dapretto - ci porterebbe ad avere una linea tram che attraversa da una parte all’altra il centro città, con tutto ciò che comporta in termini di trasporto pubblico veloce e interesse turistico. Ovviamente il tram di Opicina ha già una forte valenza turistica, ma è un po’ defilata rispetto al centro: in questo modo il suo impatto sarebbe moltiplicato».

I tempi È ancora presto per parlare di tempistiche, dice l’assessore: «L’idea sarebbe di completare fra quest’anno e il prossimo i livelli di progettazione necessari a capire la fattibilità dell’opera e a valutare la spesa. Un piano di medio e lungo periodo». Con tutta probabilità si tratterà di un’eredità per la prossima amministrazione, Cosolini bis oppure no che sia: «Sarebbe irrealistico pensare di realizzarla in un paio d’anni - commenta Dapretto -. È vero però che in questi due anni possiamo portare a casa una conclusione progettuale e, magari, un inizio di cantiere».

Lo studio Camus L’idea è ispirata a un vecchio studio dell’Università di Trieste coordinato dall’ingegner Roberto Camus, spiega l’ingegnere comunale Giovanni Svara: «L’università aveva pensato di prolungare il tram in città fino alla chiesa di Sant’Antonio, ma quel progetto era incentrato soprattutto sui collegamenti con l’altipiano. La nostra idea è invece quella di attraversare le bellezze della città».

Trieste trasporti frena Il ruolo dello scettico o, se vogliamo, del povero frenador spetta a Trieste trasporti: «L’idea è suggestiva ma non è corretto esprimersi su un’ipotesi per la quale ancora non si dispone né di un progetto né di prospettive su costi e finanziamenti. Intanto rimettiamo in moto il tram di Opicina».

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