Tram, mancano i nuovi binari e i tempi si allungano: «Attivo prima dell’estate»

L’ipotesi di Dapretto. Consegnato il cantiere alla ditta che ha vinto l’appalto: previsti 40 giorni di lavori, ma non si sa quando arriveranno le nuove traversine e rotaie ordinate
Silvano Trieste 03/09/2009 Impianto Semaforico, Opicina
Silvano Trieste 03/09/2009 Impianto Semaforico, Opicina

Finalmente è partito il cantiere per il ripristino del tram di Opicina: lunedì scorso infatti sono stati consegnati i lavori alla Co.Ge.Co., azienda che aveva vinto l’appalto gestito da Trieste Trasporti. Una buona notizia: significa che almeno ora si comincia a lavorare e che, prima o poi, la storica linea ferma dal 2 settembre 2012 potrà essere riaperta. Sul “prima” però esiste solo l’ottimismo di qualche amministratore che inizialmente si era avventurato nel collocare il taglio del nastro il primo aprile. Ma era senza dubbio un pesce d’aprile: la celebrazione di una ripartenza auspicata da quasi due anni dalla città e da molti turisti dovrà attendere.

La tempistica del “poi” invece permane poco chiara. Si ipotizza un periodo - «prima dell’estate», dice l’assessore comunale ai Lavori pubblici Andrea Dapretto confermando implicitamente la dead-line del 21 giugno, primo giorno appunto d’estate - ma di date certe non ce ne sono. Si sa che le questioni burocratiche hanno un loro peso (a volte anche un loro valore), ma nel cronoprogramma sta scritto che la ditta che si è aggiudicata i lavori ha 40 giorni di tempo per terminarli “chiavi in mano”. I 40 giorni però non cominciano da lunedì scorso ma dal giorno di arrivo dei materiali - traversine e binari - già ordinati. Questo è il punto. E non è poca cosa. Perché le traversine devono essere prodotte con uno stampo specifico, quelle che verranno usate per le rotaie del tram sono diverse da quelle impiegate per i treni; devono poi essere realizzate in cemento con parvenza del legno, così come ha chiesto la Soprintendenza. E devono essere costruiti i binari. C’è solo un’azienda che produce questi materiali e i tempi di consegna sembra non siano stati chiariti. Nei famosi 40 giorni poi potrebbero rallentare i lavori cause esterne come maltempo, imprevisti tecnici o altro. I conti non sono così difficili, nonostante la buona volontà di Comune, Trieste Trasporti e Co. Ge.Co. E se per il 21 giugno si è ancora in tempo, il tram non riuscirà comunque a partire prima degli ultimi giorni di aprile.

Comunque qualcosa si è mosso. Martedì si è tenuto un sopralluogo su tutta la linea per definire le modalità dell’apertura dei cantieri, le aree di deposito dei materiali e indicare i punti su cui, nel procedere dei lavori, sarà necessario intervenire per modificare la viabilità in via Commerciale. Nei giorni scorsi (ma si proseguirà nei prossimi) è stata fatta una pulizia nelle zone verdi e verificate le tratte che verranno rifatte. Non tutta la linea infatti verrà cambiata, ma solo tre tratte per complessivi 1400 metri. Il primo riguarda la striscia Cologna-Vetta Scorcola (500 metri); il secondo va dal campo di Cologna fino alla curva della chiesa (250 metri), l’ultimo, 650 metri, riguarda il tratto prima dell’Obelisco.

A parte i dati tecnici - mentre il tram ieri mattina marciava, con tanto di semaforo rosso per le auto, nella parte alta di via Commerciale - nessun commento da Comune e Trieste Trasporti. Da quest’ultima azienda solo la sottolineatura che i soldi sono arrivati a novembre scorso e che le procedure che sono seguite hanno rispettato i tempi previsti. Ma sul giorno della cerimonia di apertura della linea nessuno si sbilancia. Solo un «prima dell’estate». Di quest’anno, si spera.

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