Tram, Dipiazza querelato dall’ente di controllo
Contestati i toni utilizzati nei confronti dell’Ustif, “reo” secondo il sindaco di aver rallentato la ripresa della linea

Lasorte Trieste 02/09/17 - Opicina, Capolinea Tram
Tram di Opicina, la vettura 404 arriva al capolinea dopo la riparazione
TRIESTE Che l’Ustif sia la bestia nera del sindaco Roberto Dipiazza è cosa nota. L’ente ministeriale che ha tenuto “in ostaggio” il tram di Opicina dai tempi dell’incidente frontale ha dato ora un motivo in più al primo cittadino per perdere le staffe: come confermano fonti comunali, infatti, alcuni dirigenti dell’ente hanno querelato il sindaco proprio per le sue affermazioni incendiarie nei loro confronti.
Alla radice della querelle legale, la prima del genere che il sindaco si trova ad affrontare, ci sono i contrasti che nell’ultimo anno hanno diviso il Comune e l’Ustif stesso. Dipiazza non aveva risparmiato critiche all’organismo statale in uno dei tanti video postati su Facebook oltre che durante trasmissioni televisive. Ora però preferisce non commentare la vicenda, perché i legali delle due parti sono in contatto e stanno cercando di venirne a capo. Così come accade anche per lo stesso tram di Opicina, che il Comune spera di riuscire a mettere in moto entro la primavera prossima.
Nelle settimane scorse l’assessore ai Lavori pubblici Elisa Lodi aveva espresso chiaramente le intenzioni dell’ente durante una commissione consiliare. «Sotto il profilo finanziario abbiamo a disposizione quattro milioni – diceva Lodi – di cui tre arrivano dalla Regione e uno è messo a disposizione da quest’amministrazione. La giunta ha approvato la delibera che prevede l’allestimento di due gare, una per la fornitura delle traversine e una per le rotaie. Siamo perciò a buon punto, anche se in questi casi è sempre opportuno essere cauti».
Il piano di ammodernamento della linea è proprio quello concordato con l’Ustif, che ha imposto una serie di migliorie propedeutiche al via libera alla ripartenza. Si è trattato di un percorso non facile: di fatto l’incidente del 2016 che ha fermato le vetture ha dato all’ente con sede a Venezia la possibilità di chiedere un rinnovo in grande stile della linea. Un approccio che al sindaco non è mai andato molto giù. Richiamandosi alla vetustà del tram, ha sempre detto «questi pensano sia il Frecciarossa». —
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