Tram di Trieste, nuovi lavori a Opicina. Per il ritorno si va oltre settembre

Restyling da 250 mila euro per i semafori all’Obelisco, come da richiesta Ustif. Ed è ancora polemica
Giovanni Tomasin

TRIESTE Come la tartaruga del paradosso, sempre un passo avanti ad Achille, i lavori per il tram di Opicina si prolungano sempre di qualche mese quando son sul punto di finire.

Con una nuova delibera la giunta provvede infatti ad appaltare la messa a norma dei semafori dell’attraversamento all’Obelisco: 250 mila euro di lavori che il Comune conta di finire in estate o in autunno. Se le stime più ottimistiche per la ripartenza parlavano di settembre, ora il traguardo sembra spostarsi ancora in avanti.

La messa a norma e in sicurezza degli attraversamenti semaforici e della segnaletica ad Opicina rientrava tra le prescrizioni che l’allora Ustif (l’ufficio incaricato del ministero dei Trasporti, oggi Ansfisa) aveva consegnato al Comune dopo il sopralluogo sul sito dell’incidente (correva l’anno 2016). Concluso il faticoso cantiere per il rifacimento della linea, ora se ne apre uno nuovo a questo scopo: il lavoro viene dato in affidamento diretto ad Hera Acegas, visto che è l’attuale gestore della semaforizzazione comunale, e la durata prevista è di un paio di mesi.

Gli uffici contano di finire entro l’estate, appunto, autunno al massimo. Per il mese prossimo, lo ricordiamo, il Comune contava di organizzare il sopralluogo di Ansfisa per la certificazione dell’adeguamento della linea.

Dopo le recenti polemiche sulle possibili infiltrazioni mafiose nell’appalto precedente, però, l’opposizione teme si tratti dell’ennesimo posticipo e si prepara a chiedere in aula una data ufficiale di ripartenza.

Il capogruppo del Partito democratico in Consiglio comunale, Giovanni Barbo, avvista la delibera di giunta e già pregusta un’interrogazione: «Chiederò se questi lavori porteranno a un ritardo del sopralluogo Ansfisa e quale sia, allo stato attuale, la data prevista per la ripartenza del tram di Opicina». Secondo il consigliere dem «troppe volte si è data per imminente la ripartenza di un’infrastruttura cara ai cittadini, per rivelare poi che si trattava soltanto di un annuncio»: «Se dal 2016 a oggi il centrodestra non è stato in grado di risolvere il problema del tram – conclude – preoccupa la sua adeguatezza nell’affrontare la partita del Pnrr».

L’assessore comunale ai Lavori pubblici di Fratelli d’Italia Elisa Lodi confida che il sopralluogo si possa fare comunque: «Noi adesso manderemo fuori a breve, la prossima settimana, la nota ufficiale con cui attraverso la Regione facciamo richiesta di sopralluogo ai tecnici Ansfisa».

L’adeguamento dei semafori, riflette, era pur sempre una loro richiesta: «Di fatto noi li chiamiamo a lavori in corso, e procedendo noi con l’affidamento diretto ritengo che potremo essere a buon punto il cantiere». L’adeguamento dei semafori, spiega, «ci veniva richiesto anche da Trieste Trasporti».

Conclusa anche questa tranche, che cos’altro manca? Risponde ancora Lodi: «C’è da fare la fermata di piazza Oberdan, che però non inficia l’utilizzo della linea, e bisogna occuparsi anche dei lavori sulla linea aerea di alimentazione elettrica, per cui abbiamo già richiesto il parere alla Soprintendenza, e che non inficiano la visita di Ansfisa». Conclude l’assessore: «Le carrozze comunque ora si stanno muovendo, come da nostro impegno».

Vedremo quando toccherà ai passeggeri.

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