Tram di Opicina, ora ultime prove per le patenti: in gioco la struttura delle corse
Trieste trasporti andrà avanti con l’autobus della linea 2
In otto anni molti tranvieri hanno fatto in tempo ad andare in pensione, molti altri hanno ormai abbandonato la guida e all’interno di Trieste Trasporti si occupano di ruoli amministrativi, lavori d’ufficio. I conducenti assunti dall’incidente del 16 agosto 2016 in poi, invece, non hanno mai guidato il Tram, fatta eccezione dei periodici test sulla linea, e dovranno adesso imparare manovre completamente nuove.
Prima di ripristinare il servizio tra Trieste e Opicina servirà quindi omologare le patenti degli autisti attualmente in servizio sulle classiche corriere. Per loro c’è da sostenere un vero e proprio esame, con tre prove: gli aspiranti tranvieri hanno già superato l’esame scritto e quello orale.
Manca adesso solo la prova finale, ovvero la pratica di guida sul mezzo, che però potrà avvenire solo quando le tante lavorazioni prescritte dall’Ansfisa saranno completate. Tutto è collegato: i tranvieri possono sostenere l’esame solo su mezzi già collaudati, quindi prima serve intervenire sulle infrastrutture presenti sulla linea, montare i freni sulle carrozze e fare tutti i test richiesti. Manovre che richiederanno ancora alcune settimane.
In un primo momento, Trieste Trasporti schiererà sul Tram una decina di conducenti scelti tra quelli già assunti, considerato che inizialmente il mezzo sarà a servizio ridotto. Poi, quando le carrozze blu saranno ormai ripartite, si dovrà aprire una riflessione su come strutturare in futuro il servizio. Il numero di corse, gli orari, il costo del biglietto.
In otto anni i triestini si sono ormai abituati alla sua assenza, per quanto a malincuore. La linea 2/, l’autobus che venne introdotto tra piazza Oberdan e Opicina in sostituzione alla storica linea 2, muove ogni giorno centinaia di persone. Improbabile che Trieste Trasporti rinunci a quella corsa, che di certo rimarrà la modalità di trasporto pubblico principale su quel percorso. Va poi considerata l’età del Tram, a tutti gli effetti un mezzo storico. Metterlo in movimento, mantenerlo in funzione, ha costi molto elevati.
Riproduzione riservata © Il Piccolo