Tragedia sulla barca delle vacanze a Lesina, due arresti per la morte del manager

Si tratta dello skipper e dell’armatore dell’imbarcazione che la vittima, Eugenio Vinci, aveva affittato. Secondo l’accusa nell’installare il motore non sarebbero state rispettate le norme di sicurezza

SPALATO. La polizia croata ha arrestato il proprietario e lo skipper dello yacht nel quale è morto per avvelenamento da monossido di carbonio il manager siciliano Eugenio Vinci, 57 anni.

Secondo quanto riferito dal quotidiano Veernji list sono entrambi croati, di 23 e 27 anni. L’ipotesi accusatoria è quella di aver installato un motore nell’imbarcazione l’8 agosto senza seguire le norme di sicurezza.

Sarebbe stato inserito nel vano motore un generatore a benzina che si raffredda ad aria. Una volta avviato, il motore ha iniziato a sprigionare gas tossici che hanno raggiunto anche le cabine, avvelenando il manager e i due figli, un bambino di cinque e una ragazzina di quattordici anni, tuttora ricoverati all’ospedale di Spalato e in pericolo di vita.

La tragedia è accaduta il 13 agosto al largo di Lesina (Hvar). Il manager siciliano, che per tanti anni aveva lavorato ai vertici di Assindustria Molise, è morto sull’imbarcazione, intossicato dai gas di scarico.

Tragedia sulla barca delle vacanze a Lesina: muore manager siciliano, gravissimi i figli

 

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