Traffico di Yaba, la "droga di Hitler"
TRIESTE La Polizia di Gorizia ha concluso con un 'blitz' svoltosi la scorsa settimana un'indagine antidroga avviata nell'agosto dello scorso anno dal Commissariato di Monfalcone (Gorizia). L'operazione riguardava un traffico di pastiglie di metanfetamine conosciute con il nome di «yaba», la cui diffusione è stata verificato nella città dei cantieri tra numerosi giovani originari del Bangladesh.
Stupefacente di bassissimo prezzo, acquistato all'ingrosso per due o tre euro a pastiglia e rivenduto a 10/15 euro, conosciuto anche come «la droga di Hitler» perché diffuso tra i soldati tedeschi nel secondo conflitto mondiale, la yaba veniva smerciata in un appartamento nel centro di Monfalcone, dalla cui perquisizione sono state sequestrate oltre 300 pastiglie, per un valore di alcune migliaia di euro.
A ottobre è stato intercettato e arrestato alla stazione un cittadino bengalese che cercava di portare a Monfalcone un centinaio di pastiglie, acquistate a Mestre (Venezia) da un connazionale. L'uomo è risultato coinvolto nel traffico dell'appartamento perquisito; in quell'occasione la droga era giunta da Roma, maggiore centro di spaccio di yaba in Italia.
Dopo la ricostruzione del «giro» legato al traffico della droga, a conclusione delle indagini la Procura della repubblica di Gorizia ha indagato una decina di cittadini bengalesi residenti a Monfalcone, Roma e Venezia, e il Gip ha emesso tre ordinanze restrittive nei confronti dei soggetti coinvolti, che vanno a sommarsi a quelle applicate agli arrestati in flagranza di reato. Molti dei coinvolti erano impiegati alla Fincantieri di Monfalcone, che ha fornito collaborazione costante e precisa, permettendo l'individuazione di alcuni degli implicati nelle indagini.
Nel corso delle perquisizioni effettuate il 13 luglio nelle tre città sono state sequestrate oltre 400 pastiglie di yaba, circa 100 grammi di marijuana e numerose dosi di hascisc.
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