Traffico di prodotti falsi "vera pelle", 5 denunce e sequestro di 7000 articoli

Operazione della Finanza di Gorizia. Bloccato al valico di Sant'Andrea camion proveniente dalla Repubblica Ceca

GORIZIA. La Guardia di finanza di Gorizia, nel contesto dell’attività di monitoraggio delle merci che dai valichi di confine con la Slovenia vengono introdotte nel territorio nazionale dopo essere state sdoganate nei Paesi limitrofi, ha scoperto e bloccato un traffico internazionale di prodotti, riportanti la falsa indicazione “vera pelle”, importati dalla Cina e destinati alla vendita in alcuni negozi, gestiti da soggetti di nazionalità cinese, di Milano e Sesto Fiorentino.

Le indagini sono scaturite da un fermo, durante un posto di controllo predisposto a Gorizia, nei pressi del valico di Sant’Andrea, di un autoarticolato proveniente dalla Repubblica Ceca con a bordo accessori di abbigliamento, venduti da una società con sede a Ningbo (Cina, provincia dello Zhejiang) a un’impresa con sede a Praga al prezzo di 6.474,80 euro e da questa, a sua volta, ceduti a una ditta cinese con sede legale a Roma e luogo d’esercizio a Prato al prezzo di 10.074,80 euro.

Il basso valore della merce trasportata ha indotto le fiamme gialle goriziane a più approfonditi controlli circa le caratteristiche qualitative dei prodotti (importati attraverso il porto di Capodistria, in Slovenia), pronti per essere commercializzati in due importanti piazze d’Italia (Milano e la provincia di Firenze). La merce trasportata era costituita da 3.600 portafogli da uomo e 3.000 portachiavi con impressa la dicitura “vera pelle”, pur essendo realizzati, in modo evidente, con materiali sintetici.

Tali accessori, pertanto, sono stati sottoposti a sequestro probatorio, da parte dei militari della Compagnia di Gorizia. Le successive indagini, coordinate dal sostituto procuratore Valentina Bossi, e le conseguenti perquisizioni locali e domiciliari, eseguite tra le province di Roma, Milano, Firenze e Prato, hanno permesso di individuare i negozi, ubicati a Milano e Sesto Fiorentino dove sarebbero stati posti in vendita.

L’attività investigativa ha inoltre consentito di accertare che l’impresa, con sede a Sesto Fiorentino, nei primi cinque mesi del 2016, ha commercializzato all’ingrosso 18.651 portafogli recanti la falsa attestazione “vera pelle”, distribuendoli a commercianti sia italiani (ubicati tra le province di Firenze, Pisa, Livorno, Verona, Palermo, Padova) che esteri (con sede in Bulgaria, Austria, Belgio, Macedonia, Grecia, Slovenia, Spagna, Romania, Germania, Francia). I legali rappresentanti delle società coinvolte nell’illecito traffico sono stati denunciati a piede libero all’autorità giudiziaria di Gorizia per il reato di vendita di prodotti industriali con segni mendaci.
 

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